Costi delle materie prime alle
stelle emergenza siccità e ancora non si vede all'orizzonte
nessun piano irriguo regionale, senza dimenticare le
speculazioni in atto per il grano. "La siccità sta devastando le
campagne della Toscana centrale. Ormai siamo di fronte ad una
vera e propria emergenza - sottolinea Sandro Orlandini,
presidente Cia Toscana Centro - Campi all'asciutto da mesi,
raccolti come il grano a forte rischio e produzioni come
l'olivicoltura in forte crisi idrica con il concreto pericolo di
ripetere l'annata tragica del 2021. Come più volte detto solo il
9% dell'agricoltura toscana beneficia di impianti di
irrigazione, il resto deve sperare in precipitazioni e soluzioni
provvisorie e di fortuna. Come più volte abbiamo ripetuto, c'è
impellente necessità di un piano irriguo regionale, che ancora
non si vede". Non piove sui boschi della Montagna Pistoiese:
"Siamo di fronte ad una siccità tale che anche i boschi stanno
soffrendo molto - prosegue Orlandini -; stiamo assistendo in
tanti casi ad ingiallimento diffuso e caduta anticipata del
fogliame proprio a causa della scarsità di acqua. Se continua
così anche le specie forestali autoctone sono destinate a
cambiare di quota".
Per la Cia c'è bisogno di interventi seri di manutenzione
della rete idrica per un miglior utilizzo delle acque, di nuove
opere di irrigazione, di piccoli invasi distribuiti per
accrescere la resistenza dei territori, di grandi impianti di
desalinizzazione dell'acqua di mare, come in Israele,
utilizzando in maniera efficiente ed efficace i fondi del Pnrr.
Inoltre, per Cia, sono necessari nuovi strumenti di
assicurazione.
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