In 30 anni è andato perso in Italia
il 20% della superficie agricola utilizzata (Sau) per
l'espansione delle città e delle infrastrutture, il degrado
delle aree periurbane e l'abbandono dei territori collinari e
montani. Lo ricorda Confagricoltura, in occasione della Giornata
Mondiale del Suolo di domani indetta dalle Nazioni Unite. Una
situazione dove Green Deal, Farm to Fork, Pac e soprattutto il
Recovery plan sono le grandi opportunità da cogliere per
salvaguardare e vitalizzare la risorsa suolo. Il problema,
segnala Confagri, è acuito dalla combinazione del degrado del
suolo, dell'erosione e dei cambiamenti climatici che ridurrà i
raccolti globali fino al 50% in alcune aree del Paese, senza
dimenticare il 21% della superficie a rischio di
desertificazione, di cui il 41% al Mezzogiorno.
Il suolo, osserva Confagri, è una risorsa preziosa non
rinnovabile. Meno superfici dedicate all'agricoltura si
traducono in meno fertilità dei terreni e in meno cibo; tutto
ciò a fronte di una popolazione mondiale in aumento che
richiede, al contrario, maggiori derrate alimentari. Da qui
l'occasione della Giornata mondiale "per acquisire
consapevolezza del ruolo chiave che svolge l'impresa agricola
sana, vitale e produttiva, nella gestione del terreno in un
contesto pesantemente influenzato dalla urbanizzazione e dai
cambiamenti climatici".
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