Nuove linee guida volontarie che regolano il trasferimento di prodotto tra navi per frenare la pesca illegale che minaccia la sostenibilità degli stock globali. Ad approvarle è la Fao nella giornata conclusiva della 35a sessione del Comitato per la pesca (CofiI35). L'obbiettivo, come ha precisato il direttore della divisione Pesca e Acquacoltura Manuel Barange, è regolamentare, monitorare e controllare questa pratica e chiudere ulteriormente le scappatoie che consentono alle catture illegali di entrare nel mercato. Il trasbordo consiste nel trasferimento diretto del pesce da una nave all'altra, indipendentemente dalla sua ubicazione prima che il carico sia registrato a destinazione finale.
Diverse le raccomandazioni contenute nelle Linee guida, come quella di garantire che le navi coinvolte nei trasbordi siano autorizzate dallo Stato di bandiera, costiero o portuale pertinente e che informino le autorità competenti prima di effettuare qualsiasi tipo di attività. E poi adottare procedure di segnalazione trasparenti per facilitare la verifica delle autorizzazioni e dei dati di trasbordo. Condividere tutti i dati di trasbordo, come anche stabilire procedure di segnalazione per raccogliere e incrociare informazioni sulla quantità di pesce sbarcato per specie, forma del prodotto, area e paese di origine del pesce trasformato. Le linee guida sosterranno l'accordo Fao sulle misure dello Stato di approdo (Psma), la prima intesa internazionale vincolante messa in atto per scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, entrata in vigore nel 2016 e il Registro globale aggiornato dei pescherecci, delle navi da trasporto refrigerate e delle navi da rifornimento.
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