"Il paesaggio olivetato secolare"
della riserva di Torre Guaceto "non deve essere soppiantato da
sistemi che devastano la natura, prosciugano i terreni,
ammazzano la biodiversità". Lo dichiara il presidente del
consorzio di gestione dell'area protetta di Torre Guaceto, Rocky
Malatesta, in seguito all'eradicazione di centinaia di piante di
ulivi secolari, colpite da xyella, all'interno di un terreno
privato, che ricade nel perimetro della riserva tra Carovigno e
Brindisi. Le eradicazioni sono avvenute, spiegano dal consorzio,
avendo come riferimento normativo il decreto legge, convertito
con modificazioni dalla legge numero 44 del 21 maggio 2019, che
consente al proprietario, conduttore o detentore a qualsiasi
titolo di terreni, previa comunicazione alla Regione, di
estirpare olivi in deroga ad ogni disposizione vigente anche in
materia vincolistica. "Preoccupati dalla possibilità che tale
normativa permettesse che si consumassero azioni che cambiassero
il volto dell'area protetta", il consorzio ed il Comune di
Carovigno hanno avuto modo di confrontarsi con i funzionari
dell'ufficio provinciale Agricoltura e funzionari della Regione
Puglia il 15 maggio ed il 6 giugno scorso. "L'interlocuzione non
ha sortito gli effetti sperati. A luglio, è iniziata
l'eradicazione degli ulivi secolari senza - sottolineano nella
nota- che le aziende agricole responsabili ritenessero opportuno
quanto meno informare l'Ente dei propri propositi".
"Il territorio nel quale insiste il parco terrestre - ha
spiegato Malatesta - è interessato dall'emergenza xylella
essendo classificato come 'area infetta'. A seguito
dell'attività svolta sul campo dal gruppo di lavoro del piano di
gestione, abbiamo disposto che entro agosto si tenga un incontro
con le aziende agricole del Parco dove si illustreranno le
problematiche ambientali, agronomiche ed economiche legate ad
impianti di oliveti intensivi e super intensivi e le possibili
alternative che riescono a coniugare la redditività delle
aziende con la tutela del paesaggio e il mantenimento della
biodiversità".
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