STRASBURGO - La plenaria di Strasburgo ha respinto la proposta di riforma della regolamentazione Ue sui pesticidi avanzata dalla Commissione europea con 299 voti a favore 207 contrari e 121 astenuti. La bocciatura del testo è avvenuta in prima lettura e ha riguardato il testo della riforma nella versione emendata dall'Eurocamera nelle settimane scorse. Ad essere respinto è stato anche il rinvio in commissione Ambiente, competente sulla materia. Il testo sui pesticidi torna quindi in Consiglio Ue. Ad essere decisiva per la bocciatura del testo in Assemblea è stata la spaccatura della cosiddetta maggioranza Ursula.
La proposta della Commissione europea per la riforma delle norme sui pesticidi prevedeva il dimezzamento nell'uso e nel rischio di queste sostanze al livello Ue entro il 2030, rispetto al 2015-17. La riduzione, vincolante a livello unionale, era accompagnata da obiettivi di riduzione a livello nazionale, dal divieto dell'uso nelle aree sensibili e dalla promozione di pratiche ecocompatibili di controllo delle infestanti. Gli Stati membri avrebbero dovuto anche fissare obiettivi per aumentare l'uso di metodi non chimici di controllo dei parassiti. Presentata nell'estate del 2022, la proposta ha avuto un iter travagliato in Consiglio agricoltura e nell'Europarlamento. I ministri dell'agricoltura avevano anche chiesto e ottenuto supplemento di valutazione di impatto che ha ritardato i lavori di sei mesi.
Soddisfazione per il voto viene espressa da Confagricoltura e Cia. "Una giornata decisamente positiva per le imprese agricole italiane. Ringraziamo i parlamentari europei italiani che hanno sostenuto la posizione espressa da Confagricoltura. Lo afferma il presidente dell'organizzazione agricola, Massimiliano Giansanti, dopo il voto odierno dell'Assemblea plenaria del Parlamento europeo che ha respinto la proposta della Commissione europea per la riduzione del 50 per cento dell'utilizzo di fitofarmaci". "E' possibile ora aprire - aggiunge - una pagina nuova per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, senza mettere a rischio il potenziale produttivo del settore.
"Ha prevalso il buon senso oggi al Parlamento Ue, con la bocciatura del regolamento fitosanitari che avrebbe avuto forti ripercussioni sul mondo produttivo".
Esprime così la sua soddisfazione Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani. "Non si era tenuto conto delle esigenze del mondo agricolo sin da principio - prosegue Fini - mentre oggi a Bruxelles sono state accolte le nostre ragioni. Gli agricoltori sono i primi a voler contribuire alla sostenibilità, ma chiediamo nuovi strumenti e pragmatismo".
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