La presa in carico dei pazienti oncologici in questi anni è cambiata molto perché ci si rende conto che per garantire la qualità della cura, la sostenibilità del sistema e l'innovazione terapeutica è importante avere percorsi diagnostici e terapeutici appropriati". E' quanto ha detto Pierfranco Conte, presidente della Fondazione Periplo, direttore della Divisione di Oncologia medica 2 dell'Istituto oncologico medico, docente di Oncologia all'Università di Padova in occasione dell'incontro "Lo scenario evolutivo in oncologia.
Dal percorso di presa in carico globale a nuovi meccanismi di finanziamento", organizzato da The European House-Ambrosetti con il contributo di Pfizer e trasmesso in streaming su ANSA.it.
Conte ha sottolineato che "in Italia ci sono ormai più di 3 milioni e mezzo di cittadini che hanno avuto la possibilità di superare" una neoplasia ma "continuano ad avere bisogno di assistenza, controlli, terapie". "La qualità della cura viene garantita solo se tutto il percorso è appropriato - aggiunge - Non basta avere un grande chirurgo o cure efficaci, bisogna essere certi di una diagnosi effettiva, di un'accurata stadiazione del tumore, che la caratterizzazione molecolare sia approfondita e che i controlli siano fatti secondo i tempi giusti". "Poi ci sono due aspetti importanti: la sostenibilità, con un percorso assistenziale condiviso che garantisca che le risorse del sistema sanitario pubblico siano equamente distribuite in tutte le fasi della malattia, e l'innovazione terapeutica".
In collaborazione con:
The European House – Ambrosetti