Da ‘Casa Lavazza’, che ripercorre 120 anni di storia dell’azienda, alla piazza per assaporare il rito dell’espresso, fino al racconto della filiera del caffè. L’esperienza del Museo Lavazza esce dalla 'Nuvola', il quartier generale torinese che lo ospita dal 2018, per approdare sui social media, accompagnata da un’audioguida sul profilo Instagram @lavazzamuseo. Come nell’itinerario di visita fisico, si parte dai primi passi di Luigi Lavazza in una drogheria torinese per proseguire con una storia che in tre generazioni ha portato il nome del caffè italiano nel mondo. Ma un ampio spazio, nella ‘Fabbrica’, viene dedicato ai Paesi dove si coltiva la materia prima, ricostruendo con colori, suoni e aromi l’intera filiera dalla piantagione alla tazzina. Per celebrare un rito aperto e conviviale come quello del caffè, non poteva esserci luogo più adatto di una piazza, lo scenario di visita successivo del museo: Lavazza ne ha ricostruita una tipica degli anni Sessanta, prima di lasciar immergere il visitatore nell''Atelier' e in un immaginario che accompagna il pubblico da generazioni. Da Caballero e Carmencita fino ai calendari firmati dai più grandi fotografi contemporanei, in questa sezione dell'itinerario di visita si ha una panoramica dell’influenza che Lavazza ha avuto sul costume e sul Made in Italy. Il punto di arrivo è uno spazio onirico che avvolge il visitatore a 360 gradi, creando un insieme di ambientazioni ispirate al caffè.
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Lavazza