TORINO - Dei 14 'Ottomila' del pianeta, le montagne da record sognate dagli alpinisti di tutto il mondo, il K2 è quella che incute più timore. E a ragione: nonostante la sua vetta sia la seconda al mondo per altitudine è di gran lunga più pericolosa dell'Everest, con la media di una vittima ogni quattro missioni. E' anche 'la montagna degli italiani', perché fu una spedizione italo-pakistana con la guida di Ardito Desio e la presenza, tra gli altri, di un giovane Walter Bonatti, a conquistarne la cima il 31 luglio del '54.
Una sezione di cimeli provenienti dalla collezione privata di uno dei 13 protagonisti di quell'impresa, Ugo Angelino, impreziosisce la vendita di Aste Bolaffi del 28 febbraio. Tra questi andrà all'incanto il primo piumino Moncler, indossato nella storica ascesa e salito fino almeno al settimo campo.
Il giaccone, che va all'asta con una stima di 40 - 50 mila euro, è il primo brevettato dalla casa francese con la consulenza del grande alpinista Lionel Terray, come riporta l'etichetta all'interno del piumino blu. L'utilizzo della piuma d'oca non era una novità (se ne ha notizia già dagli anni '40), ma è solo con la spedizione del '54 che questo capo, divenuto poi un'icona per la neonata Moncler, viene messo alla prova nelle proibitive condizioni del Karakorum.
Della raccolta di Angelino fanno parte diversi oggetti che danno uno spaccato delle attrezzature impiegate all'epoca, come chiodi, ramponi e scarponi, ma anche del grande valore simbolico dato alla missione sul K2 nell'Italia che si rialzava dal dopoguerra. Come le due pellicole originali da 16 mm del film di Marcello Baldi del 1955, 'Italia K2', con le riprese in alta quota di Mario Fantin, alcune fotografie autografate dai partecipanti, una piccozza commemorativa prodotta da Grivel con dedica ad Angelino (base dai 500 ai duemila euro).
In collaborazione con:
Bolaffi