"La pubblicizzazione del servizio idrico è una strada molto onerosa". Lo ha detto Alfredo Macchiati, direttore dell'Istituto di ricerca "Oxera Italia", intervenuto al Festival dell'Acqua di Utilitalia, a Bressanone, in Alto Adige.
Secondo uno studio sulla situazione del settore idrico realizzato da Oxera, la ripubblicizzazione, prevista dalla proposta di legge Daga, comporterebbe un costo di circa 10 miliardi di euro, dovuto, ad esempio, alla cessazione anticipata delle concessioni o al mancato riconoscimento dei canoni. A questi vanno aggiunti l'impatto sul debito delle imprese, sia sotto forma di obbligazioni o di impegni con le banche, al momento non quantificabili, sia gli investimenti che graverebbero sulla fiscalità generale, stimabili dai 4 ai 6 miliardi l'anno.
"Abbiamo sperimentato, in questi vent'anni, il modello delle società controllate dai comuni, quotate in borsa e radicate sul territorio. E' un modello che ha dato eccellenti risultati: non buttiamolo via", ha concluso Macchiati.
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Utilitalia