(ANSA) - NAPOLI, 18 APR - "Vogliamo far emergere la vera
identità di Napoli, la sua parte migliore. Quella del teatro,
della storia, dell'umanesimo. E non quella incline al plebeismo,
quella dei cavalli bianchi a Secondigliano e dei matrimoni. Da
Napoli vogliamo rilanciare l'immagine dell'Italia intera, non
solo quella di questa città". A meno di ottanta giorni
dall'inizio delle Universiadi è il governatore campano Vincenzo
De Luca a indicare l'obiettivo della manifestazione in programma
dal 3 luglio.
Intervenuto al convegno promosso a Napoli dall'International
Sports Press Association (Aips) e dall'Unione Stampa Sportiva
Italiana (Ussi) in vista dell'appuntamento di luglio, De Luca ha
ripercorso le tappe che hanno portato la Regione a sostenere la
candidatura di Napoli.
"Non sarei sincero - ha esordito - se non dicessi che abbiamo
affrontato questa avventura con grande preoccupazione. Primo
perché eravamo impegnati a risanare il buco di bilancio da 2,3
miliardi che abbiamo trovato in Regione. Poi perché abbiamo
capito che sarebbe gravato tutto sulla Regione. A partire dai
costi, 270 milioni di euro di cui 100, quelli messi dal Governo,
sono una partita di giro". Nonostante le difficoltà De Luca ha
spiegato i motivi per cui la Regione ha accettato la sfida: "La
valorizzazione dei nostri tesori e della nostra immagine; la
promozione di un evento che fa della solidarietà e della pace
tra i popoli la sua ragione; il tentativo di mettere assieme un
grande movimento sportivo giovanile con interventi strutturali;
infine la possibilità di rimettere a nuovo gli impianti
sportivi, dal San Paolo all'Arechi, dal Palavesuvio alla
Scandone. Era un'occasione unica per legare sport e cultura e
spendere bene i 270 milioni".
Il governatore ha ricordato gli ostacoli incontrati sul
percorso: "Abbiamo perso dieci mesi di tempo per la scelta di
nominare un commissario, prima di Basile, che ci è piovuto
dall'alto. E sono orgoglioso di aver evitato la devastazione
della Mostra d'Oltremare dove volevano mettere tremila
container. Sarebbe stata una barbarie, l'abbiamo impedita".
Non è mancato un siparietto con l'assessore comunale allo
Sport Ciro Borriello, sul palco affianco a lui, e già
punzecchiato nelle scorse settimane da De Luca per la questione
San Paolo ("la sonnambula, notoriamente dorme fino a
mezzogiorno" aveva detto dell'assessore).
"Napoli vive una doppia identità - ha detto De Luca
rivolgendosi a Borriello - da un lato chi lavora, dall'altro gli
sfrantummati". Salvo poi aggiungere: "Battute a parte, queste
Universiadi sono un grande momento di solidarietà e di orgoglio
comune". Borriello, di cui è stata ricordata la passione per la
bici, in precedenza aveva smorzato la polemica con una battuta:
"Presidente, in quanto ciclista, mi sveglio presto".(ANSA).