(ANSA) - CASERTA, 15 GIU - Sono state eseguite all'ospedale
Moscati di Aversa (Caserta) le prime due procedure in Italia di
"osteo-enhancement" femorale, tecnica innovativa rivelatasi,
così come attestato da recenti studi scientifici, molto efficace
nella lotta all'osteoporosi e nella prevenzione delle fratture
da fragilità. A darne notizia una nota dell'Asl di Caserta.
La innovativa procedura, cui hanno assistito i medici fondatori
della ricerca, è stata eseguita su due pazienti anziane affette
da severa osteoporosi e già colpite da frattura di femore
unilaterale; l'intervento è stato realizzato dal direttore del
reparto di Ortopedia Achille Pellegrino, coadiuvato dal
Dirigente Medico Mario Paracuollo e dal personale
infermieristico e parasanitario. Tale tecnica chirurgica,
approvata dall'E.M.A. e già adottata da diversi paesi europei,
prevede l'iniezione nel femore di soggetti ad altissimo rischio
di frattura di un sostituto osseo, noto con l'acronimo AGN1,
composto da una miscela di calcio e fosforo, capace di
integrarsi alle trabecole ossee, e garantire un rapido aumento
della resistenza scheletrica ai traumi ed una stimolazione alla
rigenerazione ossea. Gli studi clinici in corso sul prodotto
dimostrano un tasso di prevenzione verso fratture di femore
pressoché doppio rispetto a quello ottenuto con la sola terapia
farmacologica.
I potenziali vantaggi dell'innovativa procedura sono rilevanti
nella lotta all'osteoporosi e alle fratture da essa dipese,
fratture note come "fratture da fragilità" che possono colpire
circa 1 uomo su 5 ed 1 donna su 3 di età superiore ai 50 anni.
Nella fattispecie le fratture del collo femore nell'anziano sono
molto rischiose perché associate ad una mortalità del 15-25% a 1
anno dall'evento traumatico.
La recente adozione nell'Unità Ortopedica della metodica
diagnostica D.E.X.A. per lo screening e la diagnosi
dell'osteoporosi permetterà in futuro di individuare pazienti
"fragili", possibilmente prima dell'insorgenza di un evento
fratturativo maggiore da debolezza scheletrica, da inserire in
percorso multidisciplinari di gestione terapeutica e, ove
necessario, da sottoporre alla metodica di "osteo-enhancement",
con l'obiettivo ultimo di prevenire nuove fratture da
"fragilità" e ridurre l'incidenza e la mortalità di questa
epidemia silenziosa nota come osteoporosi. (ANSA).