(ANSA) - CASERTA, 03 FEB - Con i 190 licenziamenti "solo"
rinviati di un mese, "non c'è tempo da perdere" per i lavoratori
dello stabilimento di Marcianise (Caserta) della multinazionale
Jabil, che da un lato proseguono lo stato di agitazione con
scioperi a scacchiera di un'ora per turno, dall'altro chiedono
al Ministero per il Made in Italy che li ha convocati per la
settimana del 13 febbraio, tramite i loro rappresentanti
sindacali aziendali (Rsu) e quelli nazionali di Fiom-Cgil,
Fim-Cisl, Uilm e Failms, di anticipare la riunione, almeno alla
prossima settimana, che parte il sei febbraio.
"L'ulteriore proroga della cassa integrazione - si legge in
una nota della Rsu - deve servire a trovare soluzioni
alternative ai licenziamenti, ecco perché ci destabilizza non
poco la già calendarizzata data di un incontro ministeriale da
tenersi nella settimana del 13 febbraio. Riteniamo - aggiungono
i delegati sindacali interni all'azienda - di aver bisogno di
tempo utile per approfondire soluzioni che, di concerto con il
Ministero, potranno emergere nei diversi tavoli. Non vorremmo
ritrovarci a discutere di argomenti così importanti per la
salvaguardia del sito di Marcianise negli ultimi dieci giorni. I
lavoratori e le loro famiglie sono ormai esasperati, vivendo da
anni in un clima di incertezza sul proprio futuro". "Non
permetteremo - dice Mauro Musella, dipendente Jabil e delegato
Uilm - che la comunità dei lavoratori si disgreghi nonostante le
stanchezze e le sfiducie. Il risultato arriverà soltanto
restando uniti." (ANSA).