Al ministero delle Infrastrutture e
della mobilità sostenibili, insieme al cambio di nome, secondo
il ministro Enrico Giovannini, "c'è stato un cambiamento
profondo nella cultura e nel modo in cui abbiamo fatto
legislazione e investimenti al punto tale che la scorsa
settimana l'Ocse ha considerato questa una delle migliori
pratiche a livello internazionale".
"Nessun Paese, in tempi così brevi, ha cambiato così in
profondità il modo, per esempio, di fare i progetti di
fattibilità tecnico-economia per costruire ponti e ferrovie,
mettendo la sostenibilità come ingrediente indispensabile. Tutti
i nuovi progetti devono avere una relazione di sostenibilità e
questo si tradurrà anche nella nuova legge dei contratti
pubblici", dichiara Giovannini al forum di ANSA e Asvis "Voci
dal futuro" in occasione del Festival dello sviluppo
sostenibile.
Giovannini indica poi la sua eredità, nelle riforme, nella
pianificazione e negli investimenti. "Abbiamo portato a 220
miliardi - dice - la spesa per investimenti nei prossimi anni e
secondo le organizzazioni internazionali questo riporterà
finalmente l'Italia a un rapporto tra investimenti pubblici e
Pil oltre il 3%, superiore ai livelli bassissimi degli ultimi
10-20 anni".
Il ministro uscente racconta quindi come suo nuovo possibile
progetto "provare a realizzare un istituto di studi sul futuro".
"In Francia, Singapore, Emirati arabi uniti e Inghilterra -
spiega - ci sono questi centri il cui compito è fare l'analisi
dei possibili futuri mettendo insieme scienze naturali, scienze
della vita, scienze economiche e sociali e cercare di capire
quali sono le opportunità e i rischi".
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