Come cambia il clima nei contesti
urbani? E quali sono gli strumenti per rendere le città più
sostenibili? Sono le domande alle quali cercherà di dare
risposte 'Dante', progetto finanziato dallo European Research
Council (Erc) per sviluppare innovative tecniche numeriche per
predire il microclima in ambiente urbano. Firenze sarà il primo
caso studio del progetto, con la creazione di un gemello
digitale che riprodurrà il microclima del contesto urbano
concentrandosi soprattutto su smog e sulla modellazione di
fenomeni complessi come isole di calore ed eventi atmosferici
estremi. Il progetto durerà 5 anni con un investimento di 1,4
milioni di euro, a coordinarlo Giovanni Stabile, professore
associato dell'Istituto di biorobotica della Scuola Superiore
Sant'Anna.
La ricerca svilupperà nuovi metodi per modellare il
microclima urbano e per aiutare i professionisti coinvolti nel
processo di pianificazione urbanistica (architetti, ingegneri,
politici) a rendere le città più sostenibili e confortevoli. I
metodi sviluppati, spiega una nota della Sant'Anna, "avranno un
impatto significativo sulla trasformazione digitale, consentendo
di realizzare gemelli digitali di ambienti urbani: le possibili
applicazioni includono l'inquinamento atmosferico urbano, la
modellazione delle isole di calore, i carichi da vento sugli
edifici e gli approcci di modellazione inversa". "Abbiamo scelto
di partire da Firenze - aggiunge Stabile - perché il capoluogo
toscano ha un contesto meteorologico particolarmente sfavorevole
che porta a un accumulo di inquinamento atmosferico con valori
registrati di biossido di azoto, di ozono e di particolato che
superano gli obiettivi di legge da raggiungere entro il 2030:
Questo progetto vuole dare soluzioni concrete per migliorare il
clima e la vivibilità della città".
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