Preoccupano le recenti tensioni internazionali e l’aumento dei costi dell’energia, ma il settore lattiero-caseario ha mostrato una resilienza considerevole nell’anno più difficile del dopoguerra: un valore che va tutelato contro le fake news e l’uso improprio delle denominazioni. Sono i punti principali toccati dal presidente di Assolatte Paolo Zanetti nel suo messaggio alla 76° Assemblea dell’associazione che si è tenuta a Milano.
Se il mercato interno ha retto l’onda d’urto della pandemia e la domanda mondiale è in ripresa - è il bilancio tratteggiato da Zanetti - a destare non poche preoccupazioni sono le tensioni legate agli aumenti dei costi di produzione. “La ripresa - ha detto il presidente di Assolatte - poggia su tre pilastri: la capacità delle nostre imprese, che per l’ennesima volta hanno dimostrato grande senso di responsabilità e capacità industriali uniche, i fondi del Recovery Fund, che dovranno essere usati per risolvere problemi storici e strutturali del paese, la seria riforma della burocrazia, un male per cittadini e imprese".
Diverse le sfide che riguardano il settore. “Anche se abbiamo già raggiunto importanti traguardi - ha proseguito Zanetti - dobbiamo continuare la nostra battaglia contro le fake news che coinvolgono i nostri prodotti e contro l’utilizzo improprio delle nostre denominazioni. Altro capitolo fondamentale è il nostro deciso no al Nutriscore e a qualunque sistema di etichettatura che penalizzi gli alimenti più semplici e naturali come il latte e i suoi derivati". Altro capitolo delicato è quello della sostenibilità. "La sfida ambientale - ha concluso Zanetti - non può però ridursi a un semplice scarico di responsabilità e di costi sull’industria. Lo sforzo deve essere corale, gli investimenti pubblici importanti, la responsabilità partecipata”.
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ASSOLATTE