Nasce una "task force politica" che dovrà monitorare "l'azione di rilancio" del Casinò di Saint-Vincent. Lo prevede un ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio Valle. L'assemblea ha anche dato il via libera a maggioranza (voto con appello nominale) alla ricapitalizzazione di 60 milioni di euro della società Saint-Vincent Resort&Casinò. Si sono astenuti i gruppi Alpe, Uvp e Pd-Sinistra Vda, mentre il M5s ha votato contro.
Nel documento figura anche l'impegno di confermare la revoca del premio per l'Amministratore unico anche per il 2014 e "la riduzione significativa" del compenso del manager e di tutti gli altri dirigenti. La task force dovrà anche promuovere azioni concrete per "garantire un raccordo continuo e costante con il territorio circostante".
L'assessore regionale alle finanze Ego Perron ha salutato il "clima positivo" con "rispetto e con molta soddisfazione", mentre il presidente della Regione Augusto Rollandin ha ricordato che la "ricapitalizzazione serve per coprire l'investimento, per la riqualificazione globale del casinò e degli hotel". Sul fronte della gestione "ci sono delle criticità - ha ammesso Rollandin - quindi è giusto fare un approfondimento per vedere di migliorare l'attività che ci auguriamo che possa riprendere al più presto".
Secondo Albert Chatrian (Alpe) "ci sono delle criticità e vogliamo affrontarle dal punto di vista politico, non sostituendoci alla società". "Rimaniamo distanti su alcune valutazioni - ha detto Luigi Bertschy, capogruppo dell'Uvp, rivolgendosi alla maggioranza - ma da adesso in poi bisogna entrare nel merito delle questioni e cambiare marcia, siamo contenti di aver trovare un punto di incontro". "L'ordine del giorno - ha aggiunto il capogruppo del Pd-Sinistra Vda, Raimondo Donzel - conferma la necessità di un'azione più incisiva della politica sui vertici della casa da gioco in raccordo con il territorio di Saint-Vincent". Spiegando il voto contrario del M5s al disegno di legge sulla ricapitalizzazione, il capogruppo Stefano Ferrero ha detto: "Non riteniamo che in un momento del genere i 60 milioni di euro messi nelle mani di certi personaggi sia una scelta oculata".
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