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Casinò,Giunta rinvia ddl rifinanziamento

Casinò,Giunta rinvia ddl rifinanziamento

Dossier ora all'esame delle segreterie dei movimenti

AOSTA, 23 gennaio 2017, 16:21

Redazione ANSA

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La Giunta regionale ha oggi deciso di rinviare l'approvazione del disegno di legge di finanziamento del Casinò de la Vallée per consentire ai movimenti politici di maggioranza di fare i necessari approfondimenti, come richiesto dagli assessori di Uvp, Stella alpina e Pd. La bozza di norma, iscritta all'ordine del giorno della Giunta di oggi, autorizzerebbe un trasferimento straordinario in conto capitale per il 2017 di 43 milioni di euro all'azienda, di cui 20 milioni per la restituzione del mutuo Finaosta.

I rilievi politici sollevati riguardano, tra l'altro, il metodo e la tempistica dell'operazione finanziaria. Una ipotesi emersa nel confronto tra gli assessori - che dovrà essere vagliata dalle segreterie politiche - prevede di affiancare alla delibera di finanziamento un documento che definisca i tempi e le strategie di rilancio dell'azienda, anticipando i contenuti di un piano industriale, e che potrebbe essere predisposto entro la fine del mese. 

Presidenza Regione, ddl finalizzato a confronto - "E' stato depositato oggi il progetto di legge per la Casinò de la Vallée Spa: un documento che tiene conto delle conclusioni finali della Commissione consiliare competente, di modo che tutte le forze politiche possano esprimere le proprie considerazioni a riguardo". Lo comunica, in una nota, la Presidenza della Regione Valle d'Aosta.

 

Rollandin, urgente restituire fondi - I "prossimi passi" che la Giunta regionale farà sul dossier Casinò "saranno conseguenti agli indirizzi della seconda Commissione", ma "la prima cosa che dobbiamo fare è restituire i fondi all'azienda". Questa è la tabella di marcia del governo regionale per risolvere la crisi della casa da gioco di Saint-Vincent secondo il presidente della Regione, Augusto Rollandin. La restituzione finanziaria è "legata alla legge regionale 49 del 2009 e alla puntuale realizzazione delle opere che sono state fatte", ha precisato.

"Dobbiamo ricordare che i fondi non sono stati dati negli anni - ha aggiunto - innanzi tutto perché non avevamo i soldi e poi perché c'era il patto di stabilita' che non ci permetteva di darli, adesso dobbiamo farlo". Sulla tempistica dell'operazione, Rollandin ha evidenziato: "Adesso il tempo a disposizione non è più di mesi, è un'azione abbastanza urgente".

"Collegata" al trasferimento finanziario vi è poi, secondo il presidente della Regione, la necessità di "scegliere se si vuole rilanciare il casino': se si va verso l'opzione della privatizzazione occorre predisporre un bando altrimenti bisogna attivare un meccanismo e trovare un esperto che possa dare delle indicazioni sulle azioni da portare avanti per prevedere un numero maggiore di clienti".

Baccega, nessuno sconto c'è volontà di condividere - "In giunta c'è stato un confronto sereno e non c'è stata alcuna contrapposizione e alcun veto sulla delibera riguardante il Casinò: da parte di tutti gli assessori c'è la volontà di condividere un metodo per questa restituzione". Così l'assessore regionale alle opere pubbliche, Mauro Baccega (Stella alpina), ha commentato la riunione di oggi dell'esecutivo in cui è stata esaminata la bozza di delibera di stanziamento di 43 milioni di euro per la casa da gioco valdostana. "Considerato che il provvedimento finanziario ha un impatto rilevante anche dal punto di vista politico - ha aggiunto - si è reso necessario un confronto con i rispetti movimenti".

Donzel, opportuno che maggioranza faccia riflessione - Sul finanziamento del Casinò "è opportuno che si faccia una riflessione congiunta di maggioranza dove le diverse sensibilità trovino una composizione nell'interesse generale di tutta la nostra comunità a fronte di oltre 100 milioni di investimenti". Lo ha spiegato all'ANSA l'assessore regionale alle attività produttive Raimondo Donzel (Pd), dopo la riunione della Giunta che ha esaminato una bozza del disegno di legge riguardante la casa da gioco. "Non c'è stato bisogno di chiedere il rinvio - ha precisato Donzel - perché il Presidente ha depositato un testo perché appunto fosse esaminato nei prossimi giorni".

Secondo il rappresentante del Pd in Giunta regionale "occorre che l'urgenza di un finanziamento a seguito del riconoscimento di oneri sostenuti dal Casinò per la rifunzionalizzazione e la messa a norma di impianti, sale da gioco e Hotel Billia sia sostenuta da una comune visione del futuro, quale ad esempio la gestione privata attraverso un appalto europeo, e sia conseguente a una assunzione di responsabilità gestionale, nelle more di un nuovo piano industriale, come il blocco delle promozioni e delle qualifiche e il blocco assunzioni, nonché la rinegoziazione degli emolumenti dei quadri medio/alti e della dirigenza, fino all'inversione di rotta annuale nel risultato economico".

"Il Casinò è un'attività imprenditoriale importante per una Regione turistica, - ha aggiunto Donzel - il suo fallimento avrebbe ripercussioni gravi per tutto il sistema economico regionale. È interesse di tutti che un'impresa di simili dimensioni si riporti in attivo e torni a generare ricchezza per tutta la comunità valdostana".

L. Viérin, perplessità su finanziamento  - "Sul casinò la nostra posizione è nota da tempo e questa mattina in giunta non ho fatto che ribadire le nostre perplessità nel finanziare ulteriormente con 43 milioni di euro, oltre ai 60 già dati nel 2014 e a cui ci eravamo fermamente opposti in Consiglio, per un totale di 103 milioni, senza avere ben chiaro un piano di sviluppo e di rilancio della casa da gioco e l'eventuale idea di gestione privatistica a cui bisogna secondo noi lavorare assieme a misure concrete per arrivarci". Lo dichiara l'assessore regionale alla sanità e politiche sociali, Laurent Viérin (Uvp).

"Il problema ora non è il poco tempo a disposizione o l'improvvisa urgenza, - aggiunge - ma capire cosa si farà per risolvere la situazione e quali azioni saranno messe in campo al di là di un finanziamento senza finalità e chiedersi soprattutto anche cosa si sia fatto fin'ora per affrontare realmente una crisi che dura da anni senza un chiaro disegno di indirizzo di rilancio effettivo e una serie di scelte sbagliate che oggi emergono in tutta la loro gravità".

La Torre, prima riorganizzazione poi fondi - "La seconda Commissione ha chiaramente indicato che prima di finanziare il rilancio del Casinò occorre preparare un piano di riorganizzazione". Lo ha detto Leonardo La Torre (Uv), presidente della seconda Commissione della Regione Valle d'Aosta, in merito al disegno di legge per il sostegno finanziario della casa da gioco.

"Quella scelta dalla Giunta - ha proseguito La Torre - è solo una delle quattro vie indicate dalla Commissione ma non è la 'via maestra', che è quella dell'articolo 14 della Legge Madia. Ora spetta alle forze politiche di fare le valutazioni sulla strada più opportuna da percorrere". 

Chatrian-Gerandin, ddl è complotto in maggioranza - "Il disegno di legge di rifinanziamento del Casinò è un complotto interno della maggioranza. Noi non siamo stati coinvolti né condividiamo il provvedimento. Si tratta di buttare via altri 43 milioni senza una prospettiva". Lo hanno detto Albert Chatrian, capogruppo di Alpe e Elso Gerandin, capogruppo del Gruppo Misto, in merito all'ipotesi di un disegno di legge per sostenere finanziariamente la casa da gioco. "Per noi è fondamentale capire - hanno aggiunto - quale è il piano di rilancio e di ristrutturazione, poi si possono dare i soldi. Altrimenti si fa la fine dei 60 milioni del 2014".

Per i due capogruppo il ddl "schiaffeggia il lavoro della secondo Commissione" ed "è una presa in giro del Consiglio regionale": "è l'ennesimo regolamento di conti nella maggioranza, che si svolge di nascosto. E il metodo continua ad essere sbagliato. E poi in Valle d'Aosta non c'è solo il casinò ma occorre risolvere le problematiche in tutti i comparti". 

 

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