Ammontano a 120 milioni 166 mila e 440 euro i costi sostenuti dalla Saint-Vincent Resort Casinò nell'operazione di accorpamento della casa da gioco all'albergo e di ristrutturazione dell'immobile. Le tabelle degli investimenti sono contenute nella relazione alla bozza di disegno di legge di finanziamento che è stata consegnata oggi alla seconda commissione. Nell'ipotesi di rimborso verrebbero esclusi gli oltre 16,1 mln conteggiati come stralci di poste contabili relative alla parte immobiliare demolita. "Pur costituendo un costo per la società - si legge nel documento - rilevano sotto il profilo contabile, ma non anche in termini di esborso vero e proprio nel periodo considerato".
Occhiolini, è stato speso troppo - Nell'operazione di ristrutturazione del Saint-Vincent Resort and Casinò è "stato speso troppo e sicuramente i risultati della gestione sono molto lontani da quelli che avrebbero dovuto e potuto essere, considerato l'investimento fatto". E' questa l'analisi, presentata oggi davanti alla seconda commissione del Consiglio Valle, di Moreno Occhiolini, consulente internazionale del settore alberghiero e già direttore generale del Grand Hotel Billia nel 1988. Sull'ipotesi di privatizzazione della struttura l'esperto ha aggiunto: "Sicuramente non è una situazione facile visto le perdite ormai costanti".
Borgio, non bastano risparmi servono investimenti - La casa da gioco di Saint-Vincent "deve ristrutturarsi, non basta soltanto risparmiare, una qualsiasi impresa deve investire perché altrimenti solo con i risparmi non si sta in piedi". Lo ha detto Mario Borgio, sindaco di Saint-Vincent, audito oggi dalla seconda commissione consiliare. Il primo cittadino ha anche evidenziato la "necessità per il casinò di legarsi con il territorio: in questo momento è più, come una volta, il casino' ad offrire opportunità al territorio, ma è il territorio che deve offrire opportunità al casino".
Chatrian, anche maggioranza prenderà distanze da ddl - "Noi non stiamo preparando alcuna mozione o risoluzione per chiedere il ritiro del disegno di legge sul Casinò. Dopo l'audizione in Commissione del consulente Moreno Occhiolini, che ci ha fornito informazioni e esempi sulla gestione della casa da gioco, siamo certi che anche i consiglieri di maggioranza prenderanno le distanza dal ddl. Alcuni lo hanno già fatto esplicitamente, altri velatamente". Così Albert Chatrian, capogruppo di Alpe, commenta l'esito dei lavori della seconda Commissione impegnata ancora sul dossier Casinò, che sarà uno degli argomenti della prossima riunione del Consiglio Valle.
Cognetta, manager aveva avvisato su lievitazione costi - "Il dottor Occhiolini aveva avvisato la dirigenza e la proprietà del casinò sulle diverse scelte tecniche e di acquisto che avrebbero fatto lievitare i costi delle forniture e della successiva manutenzione. Stiamo parlando della ristrutturazione del Billia. Su questo è stata lasciata ampia documentazione". Lo scrive su facebook Roberto Cognetta (M5S) commentando i lavori della seconda commissione che sta trattando il dossier casinò. "Il manager ha detto che i contatti relativi alla messa in opera e alla gestione del suo contratto di consulenza - ha aggiunto Cognetta - sono stati fatti direttamente con l'allora presidente Rollandin e che l'amministratore Frigerio era solo l'estensore tecnico degli accordi. E' stata lasciata alla commissione documentazione di questo fatto".
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