"Bello tornare da team owner, è più
rilassante rispetto a quando venivo da pilota. Sono molto fiero
del mio team, Bezzecchi corre con il cuore, ma deve affinare la
sua guida per vincere il mondiale". Valentino Rossi a Jerez è
tornato da ex: niente moto da spingere al traguardo stavolta, ma
era atteso da tutti anche nella nuova veste venuto in Spagna per
seguire da vicino il lavoro del suo team Mooney VR46 e i piloti
dell'Academy. "Ho parlato con Bagnaia dopo la caduta di Austin -
ha detto a Sky il Dottore -, gli ho detto che gli basta andare
un pochino più piano senza sbagliare".
"Quando abbiamo creato il team per la MotoGP io ed Uccio ci
chiedevamo se saremmo mai riusciti a vincere una gara, perché
non era scontato. Non mi aspettavo che arrivasse così presto, è
stato emozionante" ha aggiunto Rossi, che parla anche del
fratello Luca Marini. "È molto curioso, fa sempre molte domande,
cercando di imparare dagli altri, è un approccio molto
intelligente. Voleva rubare qualche segreto a Rins sulla
vittoria ad Austin, ma Alex non gli ha detto niente". Parole di
elogio per il suo team: "Abbiamo una bella squadra, Luca e Marco
sono due piloti molto forti e molto veloci, ma allo stesso tempo
molto diversi. Questa differenza è utile per crescere: Luca
guarda Marco e Marco guarda Luca, cercando di rubare l'uno i
segreti dell'altro, insieme formano una bella coppia di piloti.
Bezzecchi è esplosivo, corre con il cuore, ma deve cercare di
affinare la sua guida per migliorare e magari vincere il
Mondiale".
Quanto a Bagnaia, come si fa a reagire in questi casi?
"Abbiamo parlato molto quando è tornato da Austin, gli ho
cercato di spiegare quello che pensavo, perché secondo me ha
sbagliato, è difficile, perché quando sei davanti e cadi è dura
da superare. Dispiace, però lo vedo bene, gli ho detto che gli
basta andare un pochino più piano senza sbagliare, perché basta
lo stesso". E poi i ricordi personali: "La vittoria del 2016,
perché è un ricordo più fresco. Però la gara più bella è stata
quella contro Gibernau nel 2005, lì ci giocavamo di più,
arrivavamo da un momento difficile, ce l'avevo legata al dito, è
stata bella".
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