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Giro: Dagnoni 'grande festa di popolo,nostro ciclismo in salute'

Giro: Dagnoni 'grande festa di popolo,nostro ciclismo in salute'

N.1 federazione: 'Da Milan a Ganna, tante eccellenze azzurre'

ROMA, 25 maggio 2024, 15:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Anche quest'anno il Giro è stato una grande festa di popolo che ha attivato le energie positive del Paese. L'epilogo a Roma mi sembra la conclusione più logica e spettacolare". Alla vigilia della tappa conclusiva della corsa rosa, il presidente della federciclismo, Cordiano Dagnoni, traccia un bilancio dell'edizione che sta per concludersi. "Il ciclismo è sempre stato nel cuore dell'Italia e degli Italiani.
    Il Giro in particolare ha contribuito a scrivere la storia del Paese nel '900, accompagnando la crescita sociale e in alcuni casi contribuendo a rafforzare il processo di unificazione. Non è un caso che il ciclismo è la terza attività sportiva più praticata in Italia, ce lo dice un'indagine Nielsen da noi commissionata, che disegna un paese in movimento attraverso la bicicletta" sottolinea Dagnoni.
    E tra meno di un mese c'è il Tour: "E' per me motivo di orgoglio rappresentare il movimento ciclistico italiano proprio nell'anno in cui, per la prima volta, la corsa più importante al mondo parte dall'Italia. Toscana, Emilia Romagna e Piemonte hanno fatto un grande regalo a tutti e la festa, iniziata con il Giro, continuerà. La speranza è che possa rappresentare un volano per avvicinare sempre più ragazzi al nostro sport. Gli sforzi della Federazione, sia in occasione del Giro che del Tour, sono proprio mirati alla promozione nei confronti dei più giovani". Al Giro, a parte il 'cannibale' Pogacar, si sono messi in mostra diversi italiani: "Abbiamo molti motivi per gioire.
    Abbiamo visto un Milan irresistibile in volata, un Ganna ancora punto di riferimento nelle cronometro, un Vendrame capace di vincere con autorità un'impegnativa tappa di montagna e un giovane, Tiberi pronto per fare classifica nelle corse a tappe.
    Se penso alle Olimpiadi, poi, sono ancora ammirato dalla tappa di Andora, con Ganna in fuga, Consonni che insegue e lancia Milan che va a vincere: tre quarti del quartetto olimpico grande protagonista. E' la conferma della bontà del lavoro su pista, dell'attenzione che abbiamo messo in questi anni nella crescita individuale di ogni corridore venuto in Nazionale, con l'impegno dei tecnici, di tutti i componenti dello staff e del Team Performance. Possiamo affermare tranquillamente che Il nostro movimento è tra le eccellenze mondiali e orgoglio sportivo dell'Italia".
   

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