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Il Milan consolida secondo posto, ma Kalulu è ancora ko 

Il Milan consolida secondo posto, ma Kalulu è ancora ko 

Inchiesta su proprietà, Pm Milano inviano un atto a Procura Figc 

MILANO, 18 marzo 2024, 18:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Ennesimo stop per Pierre Kalulu. Il difensore francese - tornato a disposizione solo lo scorso 25 febbraio dopo quattro mesi d'assenza -, deve fare i conti con l'ennesimo infortunio. Il terzino ha rimediato una distrazione del legamento collaterale mediale durante la partita di ieri contro il Verona e, come ha informato il club, ha iniziato subito il trattamento conservativo.

I tempi di recupero si valuteranno in base all'evolversi della terapia ma si ipotizza più di un mese di stop. E' una stagione complicatissima quella di Kalulu che finora è stato convocato solo per nove gare di campionato per un totale di appena 180' di gioco.

Nulla di grave invece per Mike Maignan, il portiere che aveva riscontrato problemi fisici alla coscia sinistra nel match contro il Verona, sta bene ed è partito per il ritiro della Nazionale transalpina. Notizie agrodolci per il Milan che arriva alla sosta del campionato, almeno per quanto riguarda il lato sportivo, con soddisfazione

. Certo, il distacco dall'Inter prima in classifica resta quasi incolmabile (+14) ma i due punti rosicchiati in quest'ultima giornata per lo meno fanno abbozzare un sorriso. A pesare sono comunque di più i due punti guadagnati su una Juventus sempre più in crisi. I rossoneri dopo aver conquistato il pass per i quarti di Europa League, consolidano il secondo posto. Quel che è certo è che la squadra non ha subito alcun contraccolpo dal terremoto che ha colpito la società con l'inchiesta della Procura di Milano.

Oggi i Pm, come da richiesta della Procura della Figc, hanno trasmesso il decreto di perquisizione eseguito la scorsa settimana. Sono solo dodici le pagine fornite, perché le indagini sono ancora aperte e gli altri atti sono coperti dal segreto investigativo, utile per proseguire le indagini. Al centro dell'inchiesta, l'ipotesi che Elliott eserciti ancora un controllo sul club rossonero, come ne fosse ancora proprietario, andando così a creare anche un 'conflitto d'interesse' - come si legge nel Decreto in riferimento ai regolamenti Uefa - legato alla co-proprietà di due squadre: Lille e Milan. Al riguardo, fonti al corrente della situazione, tornano a sottolineare che Elliott non possiede, né ha mai posseduto, controllato o esercitato un'influenza dominante sul Lille.

I prestiti di Elliott al Lille e ai suoi precedenti e attuali proprietari sono di dominio pubblico e sono stati resi noti alle autorità calcistiche francesi. I due club, inoltre, si erano affrontati nel 2020 nella fase a gironi di Europa League, quando Elliott era azionista di maggioranza del Milan e solo creditore, insieme a JP Morgan, di un prestito complessivo di circa 170 milioni di euro verso Gerard Lopez, allora proprietario del Lille. Nessuno dei due club è stato sanzionato dell'Uefa, che non ha riscontrato infrazioni al regolamento. "Da cittadino, non da vicepresidente del Consiglio, mi auguro che se la magistratura si muove o per il Milan o per i palazzi a Milano, si muova con elementi assolutamente solidi. Perché altrimenti fanno il danno di Milano, dell'Italia, del calcio e di quant'altro", ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.



   

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