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La premier lancia 'TeleMeloni'. Nuovo duello con Schlein

La premier lancia 'TeleMeloni'. Nuovo duello con Schlein

 Conte: 'Evita il confronto con me'. La leader Dem: 'Nulla sulla sanità' 

ROMA, 25 maggio 2024, 23:30

di Alessandra Chini

ANSACheck

Meloni - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Nonostante il voto proporzionale appare, nei fatti, sempre più polarizzato lo scontro in vista delle Europee. Niente duello tv per loro ma lo scambio di accuse e botta e risposta tra la premier Giorgia Meloni e la leader del Pd Elly Schlein è ormai quotidiano.

 

Questa volta a dare il la è la premier che ripristina la sua rubrica, gli 'Appunti di Giorgia', ma la ribattezza provocatoriamente 'TeleMeloni' con tanto di scritta in sovrimpressione. "L'unica TeleMeloni è questa - esordisce - il resto sono fake news. Il problema non è che ci sia TeleMeloni ma che non ci sia più TelePd, perché noi stiamo facendo servizio pubblico reale". Ma è in chiusura del video che la premier va giù più dura accusando Schlein di scarsa concretezza nell'argomentare le sue accuse al governo. Parole alle quali la leader Dem replica a stretto giro mentre anche Giuseppe Conte torna a sfidare la presidente del Consiglio e a riproporre la sfida tv.


Giacca celeste e sguardo in camera la premier - dopo un punto sulle questioni centrali della settimana politica, dal superbonus al redditometro all'intesa con l'Albania per i Cpr ("stiamo facendo scuola") - recapita una domanda diretta a Schlein. "La segretaria del Pd - scandisce - ha detto che starei cancellando la libertà delle persone, accusa singolare per chi ha votato provvedimenti per chiudere la gente in casa nella pandemia ma chiedo a Schlein quali sono le libertà cancellate da questo governo". Meloni elenca il premierato che è "libertà di voto e la sinistra è contraria"; il sostegno alle assunzioni e quindi la "libertà di impresa"; l'aiuto "a non dover scegliere tra mettere al mondo un bambino e il lavoro", vale a dire "la libertà di scelta". "Ci dica qualcosa di concreto - è l'invito rivolto alla segretaria Pd - perché la libertà è stata sempre limitata solo alla sinistra e il punto è che i cittadini lo hanno capito".

Non tarda la replica di Schlein: "Se hai un salario da fame e non puoi pagare l'affitto - sottolinea - non sei pienamente libero, mentre il governo Meloni blocca la proposta sul salario minimo su cui raccogliamo firme in tutta Italia e cancella i fondi per l'affitto da 330 milioni". E ad inserirsi nella diatriba è anche l'ex premier Giuseppe Conte.
"Giorgia - dice il leader M5s - pur di sfuggire al confronto con me ora te la prendi con la Schlein per le chiusure in pandemia. Scusa ma Schlein che c'entra? Non ha avuto nessun ruolo. Se vuoi confrontarti su questo ritroviamoci da Mentana o dove vuoi tu che ti spiego tutto".


La premier, dopo l'impegno in mattinata con il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa, torna in video sui social in una settimana che ha visto la maggioranza fibrillare su più di un tema. Redditometro in primis ma anche il superbonus. Con gli alleati - a partire da Forza Italia - a farsi sentire attraverso puntualizzazioni e distinguo. La premier richiama l'attenzione su entrambe le vicende. Sul redditometro spiega che la scelta della sospensione del decreto ministeriale serve a ragionare su due ipotesi in campo: "superare in toto l'accertamento sintetico" per i contribuenti oppure "circoscrivere questo strumento alla grande evasione". Gli azzurri hanno, però, già messo sul tavolo la loro scelta: un emendamento abrogativo - sottolinea il capogruppo in Senato Maurizio Gasparri - per "cancellare le vetuste e superate norme istitutive del redditometro". Per quanto riguarda - invece - il superbonus Meloni ribadisce che l'ultimo decreto varato era necessario per proseguire a mettere un altro freno alla "slavina" causata dal bonus sui conti pubblici. E anche la detraibilità a 10 anni, avversata da FI ma difesa dal Mef, "consente di diluire le spese per lo Stato ed è in perfetta coerenza con le altre detrazioni". D'altra parte - accusa la premier - i bonus edilizi hanno causato un "costo altissimo e un beneficio minimo con un costo di 200 miliardi di euro, più dell'importo dell'intero piano di ripresa e resilienza". 

 

 

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