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Draghi: 'Presto un altro decreto sul Recovery per semplificare ancora'

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Draghi: 'Presto un altro decreto sul Recovery per semplificare ancora'

Il premier: 'Crescita ancora fragile, non lasciare indietro nessuno'

ROMA, 07 ottobre 2021, 10:32

Redazione ANSA

ANSACheck

Mario Draghi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario Draghi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mario Draghi - RIPRODUZIONE RISERVATA

"I Parlamenti hanno un ruolo molto importante nel favorire una ripresa equa e sostenibile". Così il premier Mario Draghi al settimo summit dei Presidenti dei Parlamenti del G20 ricordando che "la ripresa è ancora fragile e disomogenea, anche a causa della diversa intensità nelle risposte di politica economica alla crisi". I Parlamenti "possono fare la loro parte, promuovendo provvedimenti che rilancino gli investimenti, rimuovano ostacoli alla crescita e aiutino economicamente i Paesi più fragili. Dobbiamo impegnarci, tutti insieme, per una ripresa dell'economia globale sostenuta, durevole, e che non lasci indietro nessuno".

Il premier è intervenuto anche alla conferenza stampa doopo la prima cabina di regia sul Recovery Plan focalizzata su educazione, scuola e università annunciando che ci sarà un nuovo decreto sul Recovery. "La presidenza - ha detto Draghi - ha già chiesto a tutti i ministeri ulteriori provvedimenti necessari per semplificare gli iter dei singoli progetti e del Piano: molti sono già arrivati e presto ci sarà un altro provvedimento con altre semplificazioni". E sul Recovery, è intervenuto anche dopo il colloquio con Merkel: "Quando Next generation Eu si tramuterà per l'Italia in questo successo, ne sono certo, della società e dell'economia italiana, cresceremo molto di più, saremo più credibili, e allora potremo pensare che lo sforzo non sia una tantum. La solidarietà va sempre insieme alla responsabilità". 

LA CONFERENZA 

 

Draghi ha parlato di un provvedimento sulla concorrenza "effettivamente è previsto in un consiglio dei ministri nelle prossime due settimane. Diciamo entro il mese di ottobre". "Sui balneari - ha sottolineato - ci stiamo pensando. Vediamo un attimo... ci sono una serie di sentenze previste a breve e quindi è forse opportuno vedere queste sentenze". 

"La pandemia è finalmente sotto controllo in molte parti del mondo grazie a campagne di vaccinazione efficaci. Ma il Covid-19 continua a colpire duramente molti Paesi. A fine settembre, si contavano più di 50.000 morti al giorno, nonostante l'enorme aumento della produzione di vaccini. Un numero così alto di morti è semplicemente inaccettabile". Così il premier Mario Draghi alla 7ª Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi del G20.

"Il messaggio ai nostri concittadini deve essere molto chiaro. I vaccini sono sicuri. I vaccini salvano vite". "Nei Paesi ricchi, le dosi di vaccino sono ampiamente disponibili, ma una minoranza dei nostri concittadini rifiuta di vaccinarsi, o esita a farlo. Questo comportamento è spesso dovuto alla paura che i vaccini non siano sicuri o efficaci, nonostante l'evidenza scientifica dimostri il contrario". I Parlamenti "possono fare molto" per sostenere i Governi nel loro impegno contro la disinformazione in materia di vaccini".

"I Parlamenti  - ha sottolineato il premier - sono stati motore di sviluppo economico e civile. Avete vigilato sull'operato dei Governi e indirizzato lo scontro politico verso soluzioni costruttive. Avete mediato tra gli interessi di diversi gruppi, lavoratori e imprenditori, giovani e anziani. Avete raggiunto compromessi difficili tra libertà e sicurezza, profitto e solidarietà.Vi siete battuti per il progresso delle nostre società e avete difeso lo Stato di diritto e le libertà fondamentali. Dobbiamo essere grati ai Parlamenti per ciò che hanno fatto e per quello che continuano a fare".

"Le sfide che abbiamo davanti richiedono un multilateralismo forte e pragmatico, che coinvolga governi, Parlamenti, società civile. Il Vertice dei capi di Stato e di Governo del G20 a Roma a fine ottobre rappresenta un'occasione unica per concordare risposte comuni ed efficaci". 

Il premier è intervenuto anche sulla questione dell'Afghanistan. "La condizione femminile è una priorità della Presidenza italiana del G20". Difendere i diritti delle donne è "obbligo morale" dei membri del G20, "ovunque, soprattutto nelle regioni dove sono minacciate. Penso in particolare all'Afghanistan, dove le donne stanno perdendo i loro diritti e le loro libertà. Dopo 20 anni in cui la presenza delle donne nella vita politica e parlamentare afghana era in miglioramento, oggi assistiamo a una loro inaccettabile esclusione".

"I Paesi del G20 - ha detto la presidente maria Elisabetta Casellati - rappresentano il 60% della popolazione mondiale, l'80% della ricchezza globale e il 75% del commercio internazionale. Ma le convergenze maturate in seno al G20 contano, in realtà, per tutto il mondo. Questo pone anche a noi legislatori una grande responsabilità, perché i nostri Parlamenti costituiscono, ognuno nel solco della propria tradizione costituzionale, il serbatoio di rappresentanza, di democrazia e di dibattito su cui poggia l'impegno internazionale dei nostri governi". 

"È un grande onore essere qui con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Grazie per la sua leadership sulla crisi del coronavirus, sulla questione climatica e su molte altre sfide". Lo afferma la Speaker della Camera dei Rappresentanti Usa Nancy Pelosi nel suo intervento al settimo summit dei Presidenti dei Parlamenti G20 al Senato. Per la pandemia "siamo uniti non soltanto nel dolore, ma anche nella gratitudine per il coraggio dell'Italia sotto la leadership di Draghi, il cui esempio ha contribuito a riunire la comunità internazionale intorno ad un'azione forte e coordinata. Grazie, presidente Draghi", ha aggiunto Pelosi.

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