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Migranti, Salvini difende Orban: 'Presto governeremo l'Europa insieme'

Migranti, Salvini difende Orban: 'Presto governeremo l'Europa insieme'

Dopo sbarco 184 persone a Lampedusa vicepremier accusa La Valletta: 'Per l'ennesima volta scarica problema sull'Italia'

14 settembre 2018, 21:11

Redazione ANSA

ANSACheck

Viktor Orban e Matteo Salvini (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Viktor Orban e Matteo Salvini (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Viktor Orban e Matteo Salvini (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ancora tensione sui migranti nel giorno in cui il vicepremier Matteo Salvini è a Vienna per discutere di questi temi con i colleghi di Germania e Austria. Salvini - protagonista anche di un diverbio col collega lussemburghese Asselborn - torna a dfendere Orban e insistere sull'asse con l'Ungheria.  "Le sanzioni contro il popolo ed il Governo ungherese - dice - sono un atto politico, una follia di quell'Europa di sinistra che non si rassegna al cambiamento e sono convinto che tra qualche mese ci troveremo a governare l'Europa in compagnia di Viktor Orban". "L'anno prossimo - ha detto Orban - cambieremo completamente l'Europa escludendo i socialisti dal Governo dell'Europa, mettendo al centro il diritto alla vita, al lavoro, alla famiglia, alla sicurezza. Stiamo lavorando - ha aggiunto - con altri partiti, popoli e governi europei per cambiare la storia di questo Continente nel maggio prossimo ed il nucleo parte proprio da Vienna, da Milano, da Roma. La presidenza austriaca dell'Ue, l'Italia, hanno portato energia nuova dando la sveglia ad un'Europa che dormiva".  "I giorni di questo Parlamento - ha detto Orban - e della Commissione sono ormai contati. Spero che nel Parlamento eletto in futuro non ci sia una maggioranza pro-migranti".

Polemiche, nel frattempo, con Malta dopo lo sbarco a Lampedusa di 184 migranti arrivati - spiega il Viminale - utilizzando piccole imbarcazioni. Secondo il dicastero "Malta, per l'ennesima volta, ha scaricato il problema sull'Italia". Il ministero dell'Interno - si apprende - sta lavorando a "soluzioni innovative e efficaci" per gestire questi arrivi. E, tra le soluzioni che si valutano all'esame degli addetti ai lavoro, ci sono c'è quella di un rimpatrio lampo dei migranti tunisini attraverso voli charter affinché rientrino nel proprio Paese in tempi molto rapidi. A questo proposito, si studia come velocizzare le pratiche di identificazione. "C'è un Paese membro che se ne sta ampiamente fregando dei suoi doveri - attacca Salvini parlando di Malta - con ripetuti casi di molteplici navi, anche in difficoltà in acque maltesi, ignorate o accompagnate verso l'Italia, alla faccia della solidarietà".

Il ministro dell'Interno parla dell'accordo con la Germania sui profughi. "Quello con la Germania - ha sottolineato - che non ho ancora firmato, sarà un accordo a tempo, fino a novembre, a saldo zero, non riguarderà il pregresso e sarà sottoscritto se la Germania ci darà una mano a sostenere il cambio delle regole della missione Sophia, che per colpa del Governo Renzi ha sbarcato in Italia 45mila persone". "Pronto a firmare - ha puntualizzato - ma deve essere favorevole a noi".  "Tra le nuove misure innovative ed efficaci - ha spiegato il ministro - non è da escludere quella di un'identificazione sulle navi, una volta soccorsi i migranti a bordo dei barconi". Secondo l'ipotesi, condivisa anche con il ministro Interno austriaco Herbert Kickl, i migranti verrebbero riaccompagnati direttamente nei paesi di origine laddove ci sono accordi con questi ultimi.

"Con l'accoglienza indiscriminata - sottolinea nel frattempo il premier Giuseppe Conte parlando a un convegno delle Acli - non possiamo risolvere il problema" dell'immigrazione, "perché noi possiamo assicurare il soccorso, ma non possiamo offrire l'accoglienza indiscriminata". "Chi ha diritto deve poter processare domanda" di asilo - sottolinea - "ma in una prospettiva di gestione dei flussi, chi viene deve potersi integrare". "Bisogna uscire dalla logica emergenziale" e affrontare il tema "in modo strutturale, la logica emergenziale fa male a tutti", conclude.

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