/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ratzinger, "sana laicità" nei rapporti Stato-Chiesa

Ratzinger, "sana laicità" nei rapporti Stato-Chiesa

Nei suoi scritti il modello. Nel giorno di Pasqua papa emerito compie 90 anni

ROMA, 15 aprile 2017, 18:17

di Enzo Quaratino

ANSACheck

Il Papa emerito Benedetto XVI © ANSA/EPA

Il Papa emerito Benedetto XVI © ANSA/EPA
Il Papa emerito Benedetto XVI © ANSA/EPA

Già prima della sua elezione al soglio pontificio, e ancor più durante i quasi otto anni di pontificato, Joseph Ratzinger, primo papa emerito della storia della Chiesa - che, nel giorno di Pasqua, compie 90 anni - è stato autore non solo di approfondite riflessioni teologiche, ma ha consegnato anche una sorta di istruzione sui rapporti tra Stato e Chiesa, che egli ha più volte auspicato fondati su una "sana laicità". 

Secondo Ratzinger, proprio in funzione di tale obiettivo, non può essere la Chiesa a indicare quale ordinamento politico e sociale sia da preferirsi, ma è il popolo che deve decidere liberamente; allo stesso modo, lo Stato non può considerare la religione come un semplice sentimento individuale, da confinare al solo ambito privato. Al contrario, la religione, essendo anche organizzata in strutture visibili, come avviene per la Chiesa, va riconosciuta come presenza comunitaria pubblica.

In realtà - ha più volte osservato l'allora papa Benedetto XVI - oggi la laicità viene comunemente intesa come esclusione della religione dai vari ambiti della società e come suo confino nell'ambito della coscienza individuale. La laicità, dunque - secondo taluni - si esprimerebbe nella totale separazione tra lo Stato e la Chiesa. Rispetto a una tale "visione a-religiosa della vita, del pensiero e della morale: una visione, cioè, in cui non c'è posto per Dio" - ha osservato Ratzinger - è compito "di tutti i credenti, in particolare dei credenti in Cristo, contribuire ad elaborare un concetto di laicità che, da una parte, riconosca a Dio e alla sua legge morale, a Cristo e alla sua Chiesa, il posto che ad essi spetta nella vita umana, individuale e sociale; e, dall'altra, affermi e rispetti la 'legittima autonomia delle realtà terrene', intendendo con tale espressione, come ribadisce il Concilio Vaticano II nella Gaudium et spes, che 'le cose create e le stesse società hanno leggi e valori propri, che l'uomo gradatamente deve scoprire, usare e ordinare".

Questa affermazione conciliare - ha spiegato Ratzinger - costituisce "la base dottrinale di quella 'sana laicità' che implica l'effettiva autonomia delle realtà terrene, non certo dall'ordine morale, ma dalla sfera ecclesiastica. Non può essere pertanto la Chiesa a indicare quale ordinamento politico e sociale sia da preferirsi, ma è il popolo che deve decidere liberamente i modi migliori e più adatti di organizzare la vita politica. Ogni intervento diretto della Chiesa in tale campo sarebbe un'indebita ingerenza. D'altra parte, la 'sana laicità' comporta che lo Stato non consideri la religione come un semplice sentimento individuale, che si potrebbe confinare al solo ambito privato. Al contrario, la religione, essendo anche organizzata in strutture visibili, come avviene per la Chiesa, va riconosciuta come presenza comunitaria pubblica. Questo comporta inoltre che a ogni Confessione religiosa (purché non in contrasto con l'ordine morale e non pericolosa per l'ordine pubblico) sia garantito il libero esercizio delle attività di culto - spirituali, culturali, educative e caritative - della comunità dei credenti".

In base a queste considerazioni, "non è certo espressione di laicità, ma sua degenerazione in laicismo" - ha più volte spiegato Benedetto XVI - l'ostilità a ogni forma di rilevanza politica e culturale della religione; alla presenza, in particolare, di ogni simbolo religioso nelle istituzioni pubbliche. Come pure non è segno di sana laicità - ha sostenuto ancora Ratzinger - il rifiuto alla comunità cristiana, e a coloro che legittimamente la rappresentano, del diritto di pronunziarsi sui problemi morali che oggi interpellano la coscienza di tutti gli esseri umani, in particolare dei legislatori e dei giuristi. Non si tratta, infatti, di indebita ingerenza della Chiesa nell'attività legislativa, propria ed esclusiva dello Stato, ma dell'affermazione e della difesa dei grandi valori che danno senso alla vita della persona e ne salvaguardano la dignità. "Questi valori - ha ancora spiegato il papa emerito - prima di essere cristiani, sono umani, tali perciò da non lasciare indifferente e silenziosa la Chiesa, la quale ha il dovere di proclamare con fermezza la verità sull'uomo e sul suo destino".

Partendo da queste premesse, è anche arrivato un monito deciso da Ratzinger: ricordi l'uomo che "senza Dio" egli "è perduto" e "l'esclusione della religione dalla vita sociale, in particolare la marginalizzazione del cristianesimo, mina le basi stesse della convivenza umana. Prima di essere di ordine sociale e politico, queste basi, infatti, sono di ordine morale".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza