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Renzi stoppa la Merkel: "Non siamo scolaretti"

Renzi stoppa la Merkel: "Non siamo scolaretti"

Scontro su rigore,Francia sfida Ue. Merkel,fare compiti

LONDRA, 02 ottobre 2014, 20:52

Redazione ANSA

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Matteo Renzi e Angela Merkel © ANSA/EPA

Matteo Renzi e Angela Merkel © ANSA/EPA
Matteo Renzi e Angela Merkel © ANSA/EPA

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in visita a Londra, 'stoppa' la Cancelliera Angela Merkel e si 'schiera' dalla parte della Francia, che ha annunciato un rallentamento nel consolidamento dei conti.

"Nessuno può usare espressioni che non rispettino chi decide di non rispettare il parametro di Maastricht. L'Europa non è un posto di insegnanti e studenti", ha aggiunto Renzi ribadendo che l'Italia rispetterà il limite del 3%. L'Italia ha deciso di rispettare il parametro di Maastricht del 3% di rapporto tra deficit e Pil, ma rispetta e chiede che vengano rispettati i paesi che superano questo tetto".

"Sono dalla parte della Francia (VIDEO) . I Paesi non vanno trattati come studenti", ha detto Renzi. "Rispetto la decisione di un Paese libero e amico come la Francia, nessuno deve trattare gli altri Paesi come si trattano degli studenti", ha aggiunto il premier a Londra rispondendo alle polemiche sulla decisione di Parigi di rinviare il rientro al 3%. "Io sto con dalla parte di Francois Hollande e Manuel Valls", ha aggiunto.

"Sono qui per presentare i risultati delle riforme", ha spiegato il premier ricordando come nella sua prima visita, sei mesi fa, gli investitori avessero sottolineato che "come spesso si dice il problema dell'Italia è la timeline". "Ho promesso che sarei tornato e sono qui", ha detto. Nel pomeriggio il premier incontrerà nuovamente gli investitori della City ai quali presenterà in dieci punti lo stato dell'arte delle riforme. Il premier ha quindi ricordato di essere stato a Londra esattamente sei mesi fa, quando era stato appena nominato, e che aveva promesso che sarebbe tornato. "Ringrazio Cameron - ha aggiunto - per questo incontro a sei mesi esatti da allora". 

Poi sull'articolo 18: "La riforma dell'art.18 è una grande riforma del mercato del lavoro e sarà molto apprezzata dagli investitori", ha detto Renzi aggiungendo che sarebbe importante capire che "non è una battaglia ideologica". Chi pensa che sia "una mezza riforma non ha sentito la direzione del Pd o non ne ha letto il testo".

"Abbiamo bisogno di un cambiamento in Europa", ha detto il primo ministro britannico David Cameron incontrando Renzi. Cameron ha sottolineato che l'Europa deve essere "più flessibile" o meglio, come ha detto Renzi, "più smart".

E intanto il commissario designato agli affari economici Pierre Moscovici nell'audizione all'Europarlamento ha detto che "stabilità e crescita non sono opposti, non c'è crescita senza riduzione dei debiti e non c'è riduzione dei debiti senza crescita". "Mi assicurerò che tutti, sottolineo tutti, rispettino le regole comuni", ha aggiunto.

La sfida all'austerità e al metodo Merkel per risanare i conti pubblici è ufficialmente partita, per mano della Francia che si ribella contro Bruxelles e contro nuovi sforzi per riportare il deficit sotto controllo. Da Berlino la reazione è immediata: "i Paesi devono fare i loro compiti per il loro benessere", replica la cancelliera Angela Merkel, rimettendo subito al loro posto quei paletti che Parigi vuole mettere da parte.

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