Più di 120 persone, tra miliziani e
civili, sono morti negli ultimi tre giorni di scontri armati
nell'est della Siria, nel capoluogo di Dayr az Zor dove l'Isis
ha attaccato posizioni governative nella zona ricca di
giacimenti petroliferi e non lontana dal confine iracheno.
L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus)
riferiscono dell'uccisione da domenica scorsa di 122 persone,
tra cui 27 civili compresi donne e minori, e 95 tra militari
lealisti e miliziani dello Stato islamico. I civili, precisa
l'Ondus, sono morti in raid aerei o di artiglieria sia nella
zona controllata dall'Isis sia nell'area in mano alle forze di
Damasco.
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