I ministri degli Esteri del G7
spingono per il processo di disarmo nucleare e condannano "nei
termini più forti" i test su nucleare e missili della Corea del
Nord: nel comunicato finale del vertice di Hiroshima, c'è poi la
dura condanna per gli attacchi terroristici in Turchia, Belgio,
Nigeria, Costa d'Avorio e Pakistan, e l'impegno ad adottare un
piano d'azione al summit G7 di Ise-Shima a maggio. Nella corposa
documentazione congiunta c'è "il freno" alle rivendicazioni nel
mar Cinese meridionale e la condivisione dei timori legati agli
scenari nel mar Cinese meridionale e orientale.
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