Il presidente sudafricano, Cyril
Ramaphosa, sostiene la rimozione delle statue che celebrano il
passato del Paese contrassegnato dall'apartheid. Ramaphosa ha
detto in un messaggio alla nazione, presente sul sito web della
presidenza sudafricana, che "qualsiasi simbolo, monumento o
attività che esalta il razzismo, che rappresenta il nostro
passato peggiore, non ha posto nel Sudafrica democratico".
"I monumenti che rendono gloria al nostro passato divisivo
dovrebbero essere riposizionati e spostati", ha aggiunto. Il
presidente del Sudafrica ha spiegato che la rimozione delle
statue non è da considerarsi come cancellazione della Storia, ma
come modo per "dimostrare sensibilità alle esperienze vissute da
tutto il popolo di questo Paese".
"Non ci scusiamo per questo, perché il nostro obiettivo è
costruire una nazione unita", ha dichiarato ancora Ramaphosa.
Nel Paese sono cresciute le adesioni alla campagna che prevede
l'eliminazione delle statue dei personaggi ricollegabili
all'apartheid, principalmente con il sostegno della popolazione
nera.
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