La Borsa di Milano (-1,08%) chiude
in calo, in linea con gli altri listini europei. Sui mercati
pesa il clima di incertezza che arriva dalla Cina mentre si
attendono le prossime mosse delle banche centrali. A Piazza
Affari scivolano Stm (-3,4%) e Stellantis (-3,2%). Lo spread tra
Btp e Bund scende a 200 punti base, con il rendimento del
decennale italiano sotto il 3% (2,967%).
In fondo al listino principale anche Moncler (-3,3%) e Banca
Generali (-2,8%). Il rialzo del prezzo del petrolio pesa sulle
utility con A2a che cede il 2,4%, Hera (-2,1%) e Enel (-1,5%).
Male anche il comparto dell'energia con il petrolio in
flessione. In rosso Eni (-0,7%), Tenaris (-1,3%) e Saipem
(-0,9%), quest'ultima sempre alle prese con le procedure per la
manovra finanziaria di rafforzamento. In calo Tim (-1,7%), alle
prese con le vicende legate alla Rete Unica.
Brilla il comparto delle banche con Mps (+3,3%) che si mette
in mostra. Bene anche Banco Bpm (+1,1%), dopo che è emerso dagli
aggiornamenti Consob che Amundi, la società di asset management
controllata dal Credit Agricole, è salita al 5,16% di Anima, il
gestore del risparmio controllato al 20,6% dalla banca guidata
da Giuseppe Castagna. Tra gli istituti di credito bene anche
Bper (+1%), Unicredit (+0,4%) e Intesa (+0,2%).
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