Sono in rosso le principali Borse
europee, dopo l'apertura negativa di Wall Street, con i dati sul
Pil Usa del terzo trimestre sotto le attese, gli ordini di beni
durevoli a ottobre in calo e non basta a compensare il dato sui
sussidi di disoccupazione, con le richieste al minimo dal 1969.
In Europa la peggiore è Francoforte, coi dati sui contagi da
Covid 19 che continuano a pesare, seguita da Parigi (-0,8%),
Madrid (-0,6%) e Londra (-0,1%). In linea Milano (-0,3%), con lo
spread Btp-Bund a 131,8 punti e il rendimento del decennale
italiano salito all'1,1%. Calmo l'oro (-0,4%) a 1.781 dollari
l'oncia.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, cede quasi
lo 0,5%, sotto il peso soprattutto di informatica, Beni
voluttuari e industria. Male le auto, a cominciare da Volkswagen
(-3,3%) e Porsche (-2,9%). Pesanti le compagnie aeree,
soprattutto Ryanair (-2%) e Deutsche Lufthansa (-2,6%). Forti i
servizi di telecomunicazione, ancora spinti dallo sprint di Tim
(+15%), a guardare Vodafone (+1,2%), Tele2 (+1,8%), Telefonica
(+0,3%) e Orange (+0,07%), per cui però s'inserisce la condanna
dell'ad in appello nel controverso arbitrato del 2008 tra
Bernard Tapie e il Crédit Lyonnais. Meno bene Deutsche Telekom
(-0,8%) e soprattutto Inwit (-2,6%). In ordine sparso le banche,
con guadagni, come quelli di Unicredit (+2,2%9 e Kbc (+0,9%), e
perdite, come quelle di Virgin Money (-2,7%) e Standard
Chartered (-0,7%). Direzioni diverse tra loro per i petroliferi,
con rialzi per una parte, da Bp (+1,4%) a Omv (+1,3%), e ribassi
per un'altra, da Neste (-2,7%) a Koninklijke (-1,3%), mentre il
greggio cede qualcosa (wti -0,2%) a 78.3 dollari al barile e il
brent a 82,1 dollari. In rialzo il prezzo del gas naturale in
Europa. quotato ad Amsterdam (+1,8%) a 92,59 euro al MWh.
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