Breve la vita felice di Quibi: la
piattaforma in streaming per smartphone lanciata nei giorni
della pandemia da Jeffrey Katzenberg (ex Dreamworks) e Meg
Whitman (ex Hewlett-Parkard) chiude i battenti ad appena sei
mesi dal debutto la scorsa primavera.
Grazie a investimenti da 1,75 miliardi di dollari, Quibi da
aprile ha sfornato a raffica "quick bites", bocconcini tra sei e
nove minuti ciascuno, in forma di film a capitoli, reality show
e notiziari formattati per essere consumati su iPhone o Android.
"Abbiamo fallito, ma non per non averci provato", hanno detto i
fondatori della app in una lettera aperta a dipendenti sull'orlo
del licenziamento e investitori.
"Abbiamo considerato ed esaurito ogni possibilità a nostra
disposizione", hanno detto Katzenberg e la Whitman che hanno
deciso di chiudere in uno sforzo per pagare i debiti e
restituire agli investitori il massimo del capitale rimasto,
anziché tentare di prolungare la vita della società e rischiare
ulteriori perdite.
Per creare contenuti, Katzenberg e la Withman avevano
corteggiato il meglio di Hollywood, da Jennifer Lopez a Chance
the Rapper, Idris Elba, Bill Murray, Sophie Turner, Steven
Spielberg e Chrissy Teigen, mentre per le "mininews" il
materiale era fornito da Nbc, Bbc, Espn e altri. Con milioni di
persone a casa, e la tv improvvisamente punto di riferimento
della vita in lockdown, i "bocconcini" della nuova app sono
entrati in competizione in un panorama di entertainment
affollatissimo e con gli ampi cataloghi di Netflix, Amazon,
Disney+ e altri, tutti fruibili su qualsiasi schermo, dallo
smartphone all'iPad alla tv di casa.
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