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Cronaca star, da McConaughey a Bigelow

Cronaca star, da McConaughey a Bigelow

Protagoniste storie vere di crimini, rivolte, eroi e antieroi

ROMA, 31 gennaio 2017, 13:34

di Francesca Pierleoni

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© ANSA/EPA

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Fatti e personaggi reali, tra crimini efferati, azioni eroiche, antieroi, truffe più o meno geniali o eventi che hanno segnato il costume, sono sempre più star ad Hollywood nei progetti che puntano al pubblico in cerca di trame più adulte. Fra i nuovi esempi Gold, con Matthew McConaughey, appena uscito negli Usa, o il nuovo attesissimo film, ancora senza un titolo definitivo, di Kathryn Bigelow, nelle sale americane in estate, sulle rivolte razziali di Detroit del 1967. Dopo aver raccontato la caccia a Osama Bin Laden in Zero Dark Thirty, la regista, in questi giorni sul set, ripercorre un tema particolarmente d'attualità nell'America di Trump: i riot che ebbero luogo dal 23 al 27 luglio di 50 anni fa provocando 43 morti, 1189 feriti oltre 7200 arresti e 2000 edifici distrutti. A scatenarli fu l'irruzione della polizia in un club senza licenza nell'ufficio della United Community League for Civic Action a Detroit, dove un'ottantina di afroamericani stava festeggiando il ritorno di due compagni dal Vietnam.

Nel cast del film, ci sono, fra gli altri, John Krasinski, Kaitlyn Dever, e Jack Reynor. Vanno sempre forte le truffe: Gold di Stephen Gaghan, con Matthew McConaughey, è liberamente ispirato al gigantesco inganno orchestrato da David Walsh, che negli anni '90 accumulò oltre due miliardi di dollari con la sua compagnia in Canada, facendo credere di aver trovato un gigantesco giacimento d'oro in Indonesia. All'ultimo Sundance inoltre ha esordito The Polka king di Maya Forbes e Wally Wolodarsky, commedia nera su Jan Lewan (Jack Black), immigrato polacco diventato negli Usa il re della Polka che truffò i suoi fans facendoli investire in uno schema Ponzi simile (molto più in piccolo) a quello usato da Bernie Madoff.

Sempre al Festival creato da Robert Redford ha vinto quest'anno il premio del pubblico come miglior film drammatico 'Crown heights' di Matt Ruskin, ispirato dalla lotta durata vent'anni contro il sistema legale americano di Colin Warner (interpretato da Lakeith Stanfield): condannato per omicidio nel 1982, fu scagionato nel 2001. Proprio Redford interpreterà, in The Old Man and the Gun di David Lowery, Forrest Tucker, rapinatore capace di fuggire 18 volte di prigione. Resta popolarissimo Pablo Escobar: dopo essere stato impersonato, fra gli altri, da Benicio Del Toro nel film di Andrea di Stefano e da Wagner Moura nella serie Narcos, tornerà con il volto di Javier Bardem in Escobar di Fernando León de Aranoa, con Penelope Cruz. Margot Robbie sta girando 'I, Tonya' di Craig Gillespie sulla vicenda di Tonya Harding, pattinatrice olimpionica che nel 1994 orchestrò il ferimento della sua avversaria Nancy Kerrigan. Julia Roberts sarà interprete e produttrice di 'Train man', dedicato alla figura di Darius McCollum, impostore finito in prigione decine di volte a New York tra gli anni '80 e gli anni 2000 per aver guidato treni della metropolitana e autobus senza permesso.

Si va anche molto più indietro nel tempo, con Lizzie di Craig William Macneill, sul caso di Lizzie Borden, accusata nel 1892 di aver ucciso a colpi d'ascia il padre e la matrigna. Protagoniste Chloe Sevigny e Kristen Stewart. Restano temi caldi il terrorismo e la guerra in Medio Oriente. Negli Usa è uscito un paio di settimane fa (senza grande successo) Patriots Day di Peter Berg, sull'attentato alla Maratona di Boston del 2013. Fra gli interpreti Mark Wahlberg, John Goodman e Kevin Bacon. Arriverà a giugno 'Megan Leavey' di Gabriela Cowperthwaite con Kate Mara nei panni di un'eroina di guerra in Iraq che, insieme al suo pastore tedesco, istruito a ricercare esplosivi, Rex, ha portato a termine oltre 100 missioni. Angelina Jolie è in trattative per 'Shoot like a girl', sulla storia di un'altra eroina decorata, il maggiore Mary Jennings, pilota in Afghanistan. Fra gli altri, si vira su un evento che ha segnato il costume, con 'Battle of the sexes' di Jonathan Dayton e Valerie Faris, sul 'mitico' incontro di tennis del 1973 (seguito in tv nel mondo da 90 milioni di spettatori) fra il 55 enne ex campione Bobby Riggs (Steve Carell) e la fuoriclasse, allora seconda al mondo, Billie Jean King (Emma Stone).

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