Il Palazzo Ducale di Pesaro, sede
della Prefettura entra ufficialmente nel circuito museale della
città: lo prevede un protocollo per la valorizzazione culturale
e turistica dell'edificio, siglato da Prefettura, Agenzia del
Demanio, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
delle Marche e il Comune di Pesaro. Secondo il sindaco Matteo
Ricci "questo significa che "da oggi Pesaro, ancora più rispetto
al passato, può far della bellezza una leva di sviluppo". "Nella
Giornata Internazionale dei Musei, firmiamo un accordo
importante per la rete culturale del territorio, un documento
che rilancia anche la candidatura di Pesaro a Capitale Italiana
della Cultura 2024, allo stesso tempo guardiamo anche alle sfide
future, che insieme ad Urbino, ci vedrà protagonisti nel 2033 -
aggiunge -. Pesaro ha vissuto un momento culturale intenso. Dopo
il riconoscimento Unesco come Città della Musica, abbiamo
fortemente puntato sulla cultura, come momento di crescita
economica e turistica. Vogliamo farlo di nuovo, dopo un anno di
pandemia vogliamo ripartire ancora una volta dalla bellezza e
dalla cultura. Ringraziamo il prefetto, per avere capito
l'importanza che Palazzo Ducale ha per la città, Soprintendenza
e Demanio". L'accordo segue il protocollo d'intesa sottoscritto
il 7 agosto 2020 fra Ministero dell'Interno, Agenzia Nazionale
del Demanio e Comune di Pesaro per garantire la riqualificazione
di una parte dei locali. Il primo step è un nuovo calendario dal
12 giugno di visite guidate gratuite, molto attese da residenti
e turisti: aperti ai visitatori il salone Metaurense, la loggia
del Genga, i saloni di rappresentanza, il cortile d'onore, il
cortile della caccia, il giardino segreto. Due i percorsi
previsti: quello completo (1 ora e mezzo) in programma ogni
sabato mattina, il percorso ridotto (45 minuti) il martedì e
giovedì pomeriggio. La gestione è a cura di Sistema Museo e la
visita è un benefit gratuito incluso nel biglietto di Pesaro
Musei valido per Palazzo Mosca-Musei Civici, Museo Nazionale
Rossini, Casa Rossini e area archeologica di via
dell'Abbondanza. Le visite saranno tenute da guide abilitate con
patentino regionale.
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