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Roman Signer, la nuova scultura

Roman Signer, la nuova scultura

Dal 22/4 al Man di Nuoro le opere del maestro svizzero

ROMA, 26 aprile 2016, 19:44

Nicoletta Castagni

ANSACheck

MOSTRE: ROMAN SIGNER, LA NUOVA SCULTURA - RIPRODUZIONE RISERVATA

MOSTRE: ROMAN SIGNER, LA NUOVA SCULTURA - RIPRODUZIONE RISERVATA
MOSTRE: ROMAN SIGNER, LA NUOVA SCULTURA - RIPRODUZIONE RISERVATA

   NUORO - Una serie di nuovissime installazioni e oltre 200 film saranno allestiti dal 22 aprile a 3 luglio negli spazi del Man di Nuoro per la prima mostra personale di Roman Signer realizzata in un museo italiano. Il maestro svizzero, classe 1938, è famoso per aver dato vita a un nuovo concetto di scultura legato principalmente alla processualità, alla trasformazione e al movimento, con opere dove i protagonisti sono gli oggetti d'uso comune, quali ombrelli, tavoli, stivali, contenitori, cappelli, biciclette. Intitolata 'Roman Signer. Films and Installations', la mostra nuorese è stata curata da Lorenzo Giusti e Li Zhenhua, che insieme a Signer hanno messo a punto un percorso capace di presentare la sua produzione artistica fin dai primi anni '70 e dove sono inclusi anche importanti lavori appositamente ideati per questa occasione. Signer, che ha iniziato la carriera di artista nella seconda metà degli anni '60 dopo avere lavorato come disegnatore per un architetto, come ingegnere radio apprendista, e, per un breve periodo, come tecnico in una fabbrica di pentole a pressione, crea infatti le sue installazioni quasi fossero azioni, esperimenti, in genere solitari, per i quali usa appunto oggetti ordinari, attivati da polveri da sparo o da forze naturali (vento o acqua). Processi di esplosione o di collisione che si tramutano in esperienze estetiche visivamente ed emotivamente coinvolgenti e che interpretano l'approccio empirico come una questione artistica. Il progetto espositivo del Man si divide in due segmenti. Il primo, nato dalla collaborazione con il Chronos Art Center di Shanghai, presenta l'intera produzione di filmati in Super 8 realizzati dall'artista nel corso della propria attività. Un nucleo di 205 opere che vanno dal 1975 al 1989 (anno in cui Signer abbandona la pellicola per passare ad altri supporti) saranno presentate all'interno di una videoinstallazione a 100 canali (realizzata in Cina) e qui riproposta in una nuova versione arricchita e sviluppata. I video sono stati girati da Signer nel proprio laboratorio di San Gallo oppure in spazi naturali, soprattutto a Weissbad, nel cantone di Appenzell (dove è nato). ''Fare film - dice Lorenzo Giusti - è ciò che Roman ama maggiormente, il che può apparire strano per un artista che si definisce scultore. Ma se le sue sculture sono avvenimenti, sono opere dinamiche con una narrazione interna, capiamo come il film possa essere, dal suo punto di vista, il momento di massima concentrazione di tutte le forze messe in campo''. Il secondo filone della mostra presenta tre nuovi lavori scultorei ideati per il Man e, come sempre, connotati da una sottile ironia. Tra le nuove produzioni, 'Ombrelli' (2016) è un'opera pensata per la scalinata del museo nuorese, che configura un sistema bizzarro di parapioggia tenuti insieme da un equilibrio instabile. 'Installazione' (2016) è invece una scultura che occuperà un'intera sala del museo e che potrà essere 'attraversata' in un percorso surreale, creato per far riflettere sulla percezione di sé e del proprio corpo, in cui l'osservatore si fa oggetto osservato. A chiudere l'esposizione, ecco 'Occhiali' (2016), un oggetto decisamente insolito, composto da un proiettore Super 8 e da un paio di occhiali ad alterarne la proiezione luminosa. Il modo, scelto dall'artista svizzero, che sembra gettare uno sguardo dissacrante sulla sua stessa produzione, che, come testimoniano le opere in mostra, è sempre caparbiamente al confine tra scultura e video, tra staticità e movimento, tra azione e visione. Nel catalogo della rassegna (con testi di Lorenzo Giusti, Li Zhenhua, Barbara Casavecchia e Rachel Withers), oltre alla documentazione delle nuove opere, è contenuto anche un dvd con una raccolta delle azioni realizzate da Signer in Italia, a partire dall'inizio degli anni'90, in località come Civitella d'Agliano, Stromboli, la Maremma. Ma anche Venezia, in occasione della Biennale del 1999, quando ha rappresentato la Svizzera con i suoi lavori.  

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