Ad accompagnare con l'autore Mario Sesti il documentario Mondo Sexy, evento speciale oggi alle Giornate degli Autori a Venezia 76, è la performer internazionale di burlesque Albadoro Gala, coprotagonista del film, un viaggio nel mondo dello striptease che evoca l'universo del nudo e del desiderio nella vita notturna degli anni Sessanta. Lo fa, dopo l'affermazione del movimento #metoo, con materiale d'archivio e le testimonianze di esperti del genere, di giornaliste, terapeute e protagoniste del burlesque che insieme tracciano un resoconto dell'influenza di quella cultura sulla società.
Il film è stato segnalato da Women in Film, TV & Media Italia, l'associazione di professioniste del cinema che è parte di una rete internazionale che promuove e incoraggia la presenza delle donne nel settore. "Con la sua particolarità di linguaggio, soprattutto per il montaggio e il testo che lo accompagna - dice Antonietta De Lillo, regista e parte del direttivo dell'associazione - esplora un genere ormai scomparso agli albori della mercificazione sullo schermo del corpo femminile e, come un cannocchiale rovesciato, si riversa sul presente".
Mondo Sexy, undicesimo documentario di Mario Sesti, è una compilation di immagini da dodici film erotici degli anni Sessanta rimusicati con sonorità contemporanee e rimontati con un ritmo incalzante. L'oggetto di quei film boom era sempre lo stesso: lo spogliarello di donne dai corpi più diversi con l'obiettivo di soddisfare lo sguardo affamato dello spettatore italiano. A rivederli ora quei filmetti sembra lontana quell'Italia degli anni '60, colta in una sofferta crisi di crescita, ma, allora come per altri versi ancora oggi, timorosa e prigioniera di stereotipi, vizi, inclinazioni sessiste da umanità pre-#meetoo. E' un'Italia pre-Malizia e molto pre-Banfi, ripresa un momento prima che inizi una autentica rivoluzione e liberazione del costume, costata fatica e consapevolezza e non ancora terminata.
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