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Prince in dieci album che rimarranno nella storia

Prince in dieci album che rimarranno nella storia

Da Prince (1979) a 3121 (2006)

22 aprile 2016, 11:01

Paolo Biamonte

ANSACheck

EMANCIPATION (1996) - Prince - RIPRODUZIONE RISERVATA

EMANCIPATION (1996) - Prince - RIPRODUZIONE RISERVATA
EMANCIPATION (1996) - Prince - RIPRODUZIONE RISERVATA

Prince: la storia in 10 album che hanno fatto la storia.

1) PRINCE (1979) - Secondo album della carriera, e primi classici, il funky soul pop di "I Wanna Be Your Lover" e il rock tinto di black di "Why You Wanna Treat Me So Bad?". Prince studia da star. I Rolling Stones lo scelgono come spalla di un loro tour americano, lui va in scena con impermeabile e giarrettiere e i fan di Jagger e Richard gli tirano le lattine.

 

2) DIRTY MIND (1980) - Le migliori riviste specializzate lo piazzano tra i dischi fondamentali degli anni '80. Un cambio di rotta musicale che dimostra una personalità fuori dal comune: dal funky soul al rock che si misura con la New Wave. Altri classici tipo "When You Were Mine" e la title track.

3) 1999 (1983) - L'album che apre le porte del successo, il primo ad arrivare nella Top Ten. Canzoni come "Little Red Corvette" o "1999" sono rimaste dei must dei concerti. Soprattutto, l'album in cui Prince mette a fuoco il suo peculiare funk elettronico con la cassa in quattro.

 

4) PURPLE RAIN (1984) - Uno dei più grandi successi degli anni '80, un trionfo. Ma non solo dal punto di vista commerciale. L'affermazione di una personalità formidabile, l'esplosione di brani come "Let's Go Crazy", "Darling Nikki", "When Doves Cry", "I Would Die 4 U". E Purple Rain naturalmente, con quell'assolo infinito di chitarra che è rimasto uno dei motivi per cui la gente pagava un biglietto per un concerto di Prince.

 

5) SIGN O' THE TIMES (1987) - Un titolo universalmente riconosciuto come uno dei più belli di sempre. In stato di grazia, Prince fonde Miles Davis e Duke Ellington con i nuovi codici del ghetto e il rock più avventuroso, la performance musicale è del livello riservato solo ai capolavori e che in scena si materializzerà in concerti miracolosi.

 

6) LOVESEXY (1988) - L'album che, in qualche modo, chiude la stagione d'oro di Prince, quella in cui concilia il mercato con la creatività. Un album spumeggiante che dà vita a un tour super spettacolare e lancia due pezzi come "Alphabet St." e "When 2 R In Love", inni per i fan nei concerti.

 

7) LOVE SYMBOL ALBUM (1992) - Roger Nelson non vuole più essere chiamato Prince. Non tutto è degno del miglior Prince ma "My Name Is Prince", l'irresistibile "Sexy MF", "Damn U" sono una scarica di adrenalina.

 

8) THE BLACK ALBUM (1994) - Il titolo che ha inaugurato la guerra di Prince contro la Warner e scritto uno dei capitoli iniziali dell'aura di leggenda che ha sempre circondato la vita di Prince. L'album in realtà era pronto nel 1987, lo stesso anno di "Sing O' The Times". Prince si rifiutò di pubblicarlo, per anni è stato un mistero alla stregua di "Smile", il disco cancellato da Brian Wilson. Un manifesto della più implacabile dance elettronica.

9) EMANCIPATION (1996) - Un triplo disco disuguale, che alterna gioielli a tracce meno ispirate. Nelle intenzioni di Prince, che aveva lasciato la Warner, doveva essere l'inizio di una nuova era. Le cose non sono andate così, ma sul giudizio complessivo pesa il fatto che sia prodotto da Prince: per un artista che non aveva alle spalle la sua storia sarebbe stato un trionfo.

10) 3121 (2006) - L'album dell' "esilio" a Los Angeles. Lontano da Minneapolis, Prince si circonda di musicisti formidabili, vedi il batterista Michael Bland, Sheila E., la sassofonista Candy Dulfer, Maceo Parker, in nome di una fedeltà di fondo ai dettami del funk e del groove.

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