Le prescrizioni della Questura non sembrano farli recedere dal proposito: "Proveremo comunque a portare la nostra protesta in piazza del Plebiscito, dove nessun governo prima di Renzi ci aveva impedito di arrivare per esporre le nostre ragioni". Movimenti popolari e antagonisti dei centri sociali, comitati per Bagnoli e studenti, disoccupati e precari, un migliaio di persone, forse anche qualcosa in più, sfileranno domani per le vie di Napoli uniti dall'opposizione al governo. L'appuntamento è per le 11 a piazza Dante con l'obiettivo di portare la protesta davanti alla Prefettura dove, intorno alle 14, è prevista la riunione della cabina di regia su Bagnoli alla presenza del premier. "Stanno alimentando loro un clima di tensione - spiegano i rappresentanti di Massa Critica e movimenti in un incontro con la stampa convocato 'on the road' proprio dinanzi alla Prefettura di Napoli - teniamo a precisare che eventuali tensioni di piazza saranno una responsabilità delle istituzioni, non nostre". E tanto per capire la considerazione che hanno del governo si presentano all'appuntamento con un water che un attivista mascherato da Renzi abbraccia.
Ad aprire il corteo di domani ci sarà anche un 'Renzi - Pinocchio' di cartapesta. "Per testimoniare - spiegano - che è un bugiardo manovrato dalle lobby, quelle stesse cui vuole consegnare Bagnoli". Nessun dialogo con il commissario di governo Nastasi ("Non riconosciamo la canina di regia"). E poi un'assemblea in programma nel pomeriggio alle 16 in Galleria Umberto dove verrà annunciata una manifestazione per il primo maggio. "La tensione la stanno alimentando loro e la stampa - sottolineano - non noi. Vogliono impedirci il dissenso, impedirci di arrivare in piazza e oscurare le nostre ragioni contro il Job's act, lo Sblocca Italia, le lobby del petrolio. Renzi dice che Bagnoli è una vergogna, ma la vera vergogna è quello che stanno facendo su Bagnoli, con lo spreco di risorse, la mancata bonifica, gli affari con le lobby del cemento. La vergogna è un candidato sindaco del Pd, Valeria Valente, che ha fatto il male di Bagnoli ai tempi di Bassolino".
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