A mali estremi, rimedi 2.0. O forse anche 3.0, a seconda di come la si vede.
Visto infatti lo shock provocato dalla vicenda Expo, covo, stando ai pm che indagano, di ogni corruttela, i giornalisti dell'IRPI - Investigative Reporting Project Italy - hanno lanciato, in collaborazione con Wired Italia, ExpoLeaks - www.expoleaks.it - la prima piattaforma web indipendente di whistleblowing anonimo dedicata a raccogliere segnalazioni su episodi di corruzione legati alla realizzazione di Expo 2015. Insomma, una versione italiana del celebre WikiLeaks di Julian Assange rivista e corretta per garantire imparzialità e una corretta gestione del materiale.
"ExpoLeaks - si legge nel comunicato - è concepita per dare uno spazio a tutti coloro che sono coinvolti nella mostra universale, dai cittadini ai funzionari pubblici, dagli operai ai dirigenti, dai volontari agli imprenditori. Chiunque potrà ora condividere, in modo completamente anonimo e sicuro, informazioni e documenti relativi a possibili irregolarità e forme di illecito. Tutti i cittadini potranno così contribuire al
corretto svolgimento dell’Esposizione Universale".
Le segnalazioni saranno vagliate da un team di giornalisti d’inchiesta di IRPI. Il team svilupperà news e inchieste pubblicate poi sul sito di ExpoLeaks e su varie testate, in primis Wired, che è media
partner del progetto. L’anonimato di coloro che inviano la propria segnalazione è garantito dal software GlobaLeaks e dall'utilizzo del browser Tor per l'accesso alla piattaforma.
La fonte anonima, condividendo non solo informazioni ma anche prove documentali, consentirà ai giornalisti di verificarne la veridicità e di informare i cittadini in maniera trasparente.
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