Diventa pienamente operativo il
percorso attivato alcune settimane fa dalla Regione Siciliana
con le tre università dell'Isola, sedi della Facoltà di Medicina
e chirurgia. Sono state avviate, infatti, le procedure per un
concorso regionale che darà la possibilità a specialisti e
specializzandi del quarto e quinto anno delle scuole di
Anestesia e rianimazione, Terapia intensiva e del dolore, di
potere essere inquadrati nel sistema sanitario siciliano
mantenendo contemporaneamente gli standard formativi. Con la
delibera approvata lo scorso 29 ottobre, che ha recepito il
protocollo siglato dall'assessore alla Salute con i rettori
degli atenei di Catania, Messina e Palermo, la Sicilia rientra
tra le poche Regioni italiane a essersi dotata di uno strumento
normativo che consente di agire tempestivamente nel reclutamento
di personale qualificato o in fase di alta formazione, ma già
impiegato pienamente nella gestione delle emergenza come quella
in corso.
La pandemia ha fatto emergere in tutto il Paese la carenza di
professionisti nel settore della Rianimazione e terapia
intensiva, così l'azione della Regione con le Università diventa
una 'cura' utile per fare fronte alle richieste che provengono
dagli ospedali. Proprio ieri il presidente Nello Musumeci, con
gli assessori Ruggero Razza e Roberto Lagalla, rispettivamente
Salute e Istruzione, ha incontrato a Palazzo Orleans, una
delegazione degli specializzandi, accompagnati dai direttori
delle tre scuole Antonello Giarratano (Università di Palermo),
Marinella Astuto (Università di Catania) ed Epifanio Mondello
(Università di Messina).
"Il percorso intrapreso con i rettori - ha detto il governatore
- sta prendendo consistenza e ci metterà nelle condizioni di
raccogliere i frutti quanto prima. La Sicilia, infatti, non solo
è tra le poche Regioni protagoniste di un processo che coniuga
formazione e occupazione, ma è soprattutto tra le pochissime ad
avere avviato l'iter per una procedura concorsuale dalla doppia
finalità". Secondo l'assessore alla Salute, Ruggero Razza,
"l'avvio della procedura concorsuale rappresenta una
significativa iniezione di professionisti da destinare agli
ospedali siciliani e guarda già oltre l'emergenza. Per la prima
volta, infatti, raggiungere l'obiettivo ambizioso di colmare il
fabbisogno dell'intera rete siciliana dell'emergenza e delle
terapie intensive è alla portata".
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