"I magistrati della Procura di Caltanissetta, con un'indagine coraggiosa e difficile che è tutt'ora in corso, hanno consentito che emergessero fatti di inaudita gravità nella gestione delle misure di prevenzione antimafia a Palermo, permettendo che la prima Commissione e la sezione disciplinare del Csm potessero sollecitamente esercitare le funzioni di ripristino del prestigio e dell'autorevolezza di quell'ufficio". Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, a Caltanissetta per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Ho scelto di essere qui - ha aggiunto Legnini - per testimoniare la mia gratitudine è quella di tutto il Csm verso i magistrati che prestano servizio in questo distretto. Un distretto competente su un territorio difficile, nel quale molto si avvertono gli effetti più duri della recessione che ha colpito l'Italia e l'Europa, con gravi conseguenze sul tessuto sociale e sulle condizioni di vita e di lavoro, e in particolare sulla piaga della disoccupazione giovanile".
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