Novanta milioni del Patto per la Sardegna per 70 interventi destinati alla riduzione del rischio idrogeologico: la Regione li ha illustrati alla vigilia del quarto anniversario della tragica alluvione del 18 novembre 2013: 19 morti, 13 solo in Gallura.
Alcune delle opere presentate stamattina a Villa Devoto dal governatore Francesco Pigliaru e dall'assessore ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini, riguardano proprio le aree più pesantemente colpite dal ciclone Cleopatra: 57 canali tombati (attraversamenti idraulici all'interno dei centri abitati) in 40 Comuni e 13 ponti. Per esempio, 8,1 milioni serviranno a mettere in sicurezza il canale coperto del "Ru Bia Traversa" nel comune di Solarussa, zona tra le più danneggiate quattro anni fa.
Tra i Comuni interessati non c'è Olbia dove gli interventi necessari sono stati già finanziati. "Il capoluogo della Gallura fa parte della programmazione nazionale delle città metropolitane - ha spiegato Balzarini - ha usufruito di un primo lotto di 14 milioni di euro, che però non era sufficiente per questo si sono aggiunti i fondi del Patto per la Sardegna, pari a 60 milioni, oltre ad altri stanziamenti della Regione in seguito alla contrazione del mutuo per le infrastrutture".
"In questo momento - ha precisato il titolare dei Lavori pubblici - la progettazione è sottoposta all'iter di valutazione di impatto ambientale che si concluderà nei primi mesi del 2018". Quali gli interventi realizzati su Olbia? "Allo stato attuale - ha detto ancora Balzarini - si è provveduto all'eliminazione delle opere incongrue che hanno creato i problemi in occasione dell'alluvione, ma la cui rimozione non risolve la sicurezza dell'abitato". Per una soluzione in tal senso bisogna attendere il Via relativo, in particolare, "alla realizzazione di una serie di vasche di laminazione a valle dell'abitato e l'adeguamento delle dimensioni dei corsi d'acqua che attraversano la città".
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