Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Quattro anni fa l'alluvione nell'Isola

Quattro anni fa l'alluvione nell'Isola

Vittime furono 19. Al palo la messa in sicurezza del territorio

OLBIA, 17 novembre 2017, 13:21

Redazione ANSA

ANSACheck

di Costanza Bonacossa

Sono trascorsi quattro anni dalla tragica alluvione che investì pesantemente la Gallura e non solo, con un terribile bilancio di morte e devastazione. Il 18 novembre del 2013 furono 19 le vittime del ciclone Cleopatra in tutta la Sardegna, compreso un disperso mai ritrovato nel Nuorese. Il bilancio più pesante in Gallura dove nel fango persero la vita 13 persone: fra loro due bambini di 2 e 3 anni, Morgana Giagoni ed Enrico Mazzoccu. La mattina del 18 novembre di quattro anni fa l'Isola si risvegliò sotto shock: 2.700 sfollati e danni per più di 600 milioni di euro.

Oggi la ferita è ancora aperta e in Gallura è sempre viva la paura che il fenomeno si possa ripetere anche perchè, nel frattempo, poco è stato fatto per mettere in sicurezza il territorio che ha mostrato tutte le sue fragilità. Risale al 2015 la firma a Palazzo Chigi dell'accordo di programma: vengono sbloccati 25,3 milioni di euro, di cui 9 regionali, individuati nell'ambito del progetto strategico "Italia sicura".
Un finanziamento che a Olbia avrebbe dovuto dare il via al Piano Mancini, un progetto fortemente voluto dall'amministrazione Giovannelli (centrosinistra), osteggiato invece dall'attuale Giunta guidata da Settimo Nizzi (Fi) e da un gruppo di cittadini riuniti nel Comitato per la salvaguardia idraulica di Olbia.

Il Piano, che prevede la realizzazione di quattro grandi bacini di raccolta delle acque piovane alla periferia della città, sta muovendo i primi passi in queste settimane per iniziativa dell'assessore regionale ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini, commissario per l'attuazione delle opere anti-alluvione che ha firmato l'ordinanza necessaria a dare il via all'esecuzione delle indagini geotecniche e geognostiche nei terreni di proprietà privata con sopralluoghi che inizieranno dal prossimo 27 novembre.

Se, su questo fronte, qualcosa sembra muoversi nulla è cambiato invece da quattro anni a oggi nella più grande incompiuta del post alluvione: il ponte sulla strada provinciale 38 che collega Olbia con Tempio, sede del tribunale. Qui è rimasta tale e quale la voragine creatasi la sera del 18 novembre di quattro anni fa. Sono rimaste ancora lì, sepolte dai detriti, anche le auto crollate assieme al ponte dove persero la vita Bruno Fiore, di 68 anni, Sebastiana Brundu, di 61, e Maria Loriga, di 54. La ferita del ponte di Monte Pino è l'immagine simbolo dell'incapacità di garantire interventi in tempi accettabili, anche nei casi di urgenza.

L'ingranaggio che avrebbe dovuto dare il via ai lavori si è inceppato, inutile dirlo, fra burocrazia e pareri discordanti dei vari enti. Il territorio, stanco di ascoltare annunci e promesse, prepara l'ennesima mobilitazione. Sabato scorso, davanti alle transenne che bloccano la strada, è stato organizzato un sit-in per la raccolta di firme. Una iniziativa propedeutica alla protesta prevista per il 23 novembre prossimo, sempre a Olbia sulla provinciale ancora chiusa, con la quale cittadini e amministratori vogliono attirare l'attenzione del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio. Niente politica, invece, nella fiaccolata organizzata in memoria delle vittime da un comitato di cittadini che sabato 18 sfileranno per le vie di Olbia dove il ciclone Cleopatra ha colpito più duramente. Si partirà alle 20.30 da via Aspromonte, davanti alla chiesa di Sant'Antonio.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza