TORINO - Torna a casa, nella Manica Nuova di Palazzo Reale, la Galleria Sabauda di Torino. Un nuovo tassello che completa il Sistema del Polo Reale e inserisce Torino nel circuito delle città d'arte europee.
Oltre 500 le opere esposte nella storica pinacoteca dei Savoia, una delle più importanti in Italia, con capolavori di grandi maestri italiani, fiamminghi e olandesi come Guercino, Giovan Battista Tiepolo, Rubens, Mantegna, Gentileschi, Van Dyck. Al taglio del nastro inaugurale partecipano oggi pomeriggio il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini, i soprintendenti Mario Turetta e Edith Gabrielli, il sindaco Piero Fassino, l'assessore regionale alla Cultura, Antonella Parigi, i vertici della Compagnia di San Paolo, Luca Remmert e della Fondazione Crt, Antonio Marocco, il presidente della Consulta Maurizio Cibrario.
Inaugurata ufficialmente il 2 ottobre 1832, la galleria fu istituita da Carlo Alberto per offrire "al pubblico godimento" il nucleo più significativo delle collezioni di casa Savoia. La nuova Galleria Sabauda, che da domani sarà aperta al pubblico, si dispiega su quattro piani, circa 8.000 mq, nella Manica Nuova ridisegnata dallo Studio Albini di Milano. Le opere sono disposte in ordine cronologico, dal Medioevo al Settecento, senza alcuna distinzione di scuola, con spazi ampi, percorsi semplici e supporti multimediali. Nel sottotetto è stato allestito un laboratorio di restauro con sala conferenze ed è qui che si trova anche la collezione di Riccardo Gualino. A pian terreno gli spazi per le mostre temporanee: se ne faranno due all'anno. Tutte le opere sono state catalogare scientificamente dai migliori specialisti italiani e stranieri, il catalogo dei pezzi esposti è online.
"L'investimento per la Galleria Sabauda - ha spiegato Turetta - ammonta a 35 milioni di euro, di cui 17 della Compagnia di San Paolo, 8 della società Arcus in hanno partecipazioni i ministeri dei Beni Culturali e delle Infrastrutture, 5 dalla Regione Piemonte, 5 dal ministero dei Beni Culturali. E' un momento storico per Torino perché si tratta di una delle realtà museali più significative in Italia e non solo, un fiore all'occhiello".
"Con il Polo Reale che era stato progettato come un unicum e torna quindi alla sua integrità - ha detto il sindaco Fassino - si rafforza il profilo di Torino come città d'arte e di cultura". "Aumenta l'offerta culturale di Torino e del Piemonte grazie a un importante lavoro di squadra", ha sottolineato l'assessore Parigi.
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