TORINO - "La Compagnia di San Paolo è stata negli anni un riferimento solido e continuativo per il patrimonio artistico di Torino. Il suo contributo è stato decisivo dal punto di vista economico, ma soprattutto in termini di progettualità e coordinamento tra i tanti, diversi soggetti pubblici e privati". Il presidente Luca Remmert rivendica con orgoglio il ruolo svolto dalla fondazione per il recupero del patrimonio artistico del centro di Torino e per il progetto del Polo Reale.
"Torino - spiega - sta vivendo l'esaltante momento conclusivo di due cantieri decennali che, nel 2015, la porteranno a superare un altro gradino importante dopo le Olimpiadi e dopo Italia 150. Oggi inauguriamo il Polo reale, con l'apertura della Galleria Sabauda nel suo nuovo allestimento e il primo aprile sarà inaugurato il nuovo Museo Egizio, completamente rivisto nell'allestimento e nel percorso museale, grazie agli spazi lasciati liberi dalla Galleria Sabauda". Remmert ricorda che la Compagnia è intervenuta complessivamente in quindici anni con 100 milioni per il centro storico di Torino, di cui 25 milioni per il Museo Egizio e 32 milioni per il Polo Reale. "È stata una visione di lungo termine - sottolinea - avuta allora con la lungimiranza propria di una fondazione. Storia di solidità, intraprendenza e serietà nel dare continuità, procurare stimoli, proporre mediazioni, trovare soluzioni, così come nell'identificare e raccogliere consenso intorno ad un obiettivo comune di crescita per tutto il territorio, di cui oggi si raccolgono i frutti". "Siamo felici - conclude Remmert - di avere dato un contributo decisivo per la rinascita della città. Possiamo affermare con un certo orgoglio che Torino ha saputo presentarsi puntuale anche all'appuntamento dell'Expo 2015, con un'offerta culturale ricca e completa, risultato del lavoro comune e della collaborazione di tanti soggetti pubblici e privati verso uno stesso obiettivo di crescita della città".
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