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Slow Food, Protocollo Milano sia documento Expo 2015

Speciale BCFN

Slow Food, Protocollo Milano sia documento Expo 2015

Petrini e Jamie Oliver sostengono documento fondazione barilla

24 ottobre 2014, 14:53

Redazione ANSA

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Slow Food, Protocollo Milano sia documento Expo 2015 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Slow Food, Protocollo Milano sia documento Expo 2015 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Slow Food, Protocollo Milano sia documento Expo 2015 - RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Per evitare che Expo 2015 venga poi rimpianta come un'occasione perduta, i Paesi, le istituzioni e le imprese del mondo hanno fin d'ora davanti a sé una grande opportunità: sostenere il Protocollo Milano, il documento messo a punto in tema di sostenibilità alimentare dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN).

Lì c'è la ricetta per rispondere alla domanda chiave posta da Expo: come nutrire il Pianeta? Protocollo Milano offre in termini concreti una risposta possibile. Con quella ricetta si può da un lato ridurre entro il 20120 del 50% l'attuale spreco di cibo, che oggi tocca 1,3 miliardi di tonnellate nel mondo; dall'altro può "educare" le popolazione del mondo ad un alimentazione sostenibile.
Per questi motivi al salone del Gusto di Torino il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, e uno dei più importanti attivisti alimentari al mondo, lo chef inglese Jamie Oliver, hanno annunciato il loro convinto sostegno al Protocollo Milano.
   "Il Protocollo Milano è una straordinaria opportunità di sintonizzare su un comune sentire le attenzioni delle istituzioni, della società civile, delle aziende" ha detto Petrini, che ha partecipato alla conferenza "Il Protocollo di Milano: le politiche alimentari dal 2015". "Slow Food ha accompagnato fin dall'inizio il processo di costruzione del Protocollo. Chi lo firma e lo sostiene si impegna formalmente su elementi chiari che consentono politiche produttive e di governo altrettante chiare, e soprattutto verificabili nel tempo. Solo così, e grazie al lavoro di molti, si potrà avere cibo che sia accessibile a tutti e non comprometta la salute del pianeta".
   E' la stessa posizione espressa dallo chef e attivista alimentare inglese Jamie Oliver, la cui Fondazione è impegnata fin dal 2002 sulla sostenibilità alimentare. "E' diritto di ogni bambino essere nutrito in modo coretto, e di essere educato al cibo - ha detto -. Il Protocollo Milano unisce persone, imprese e Governi in un fronte unico per sfidare lo status quo".
Per questi motivi il documento elaborato dalla BCFN si propone per essere adottato come il documento programmatico di Expo 2015. Può (e secondo Petrini e Oliver deve) diventare la Carta dei Paesi per promuovere la sostenibilità alimentare nel mondo. Al Protocollo aderiscono, tra gli altri, il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, e i direttori generali di Action Aid Italia, Marco De Ponte, e di Oxfam Italia, Roberto Barbieri.

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