Una moratoria di almeno un anno per
permettere ai dehors di adeguarsi alle nuove norme in vigore
all'inizio del prossimo anno, sconto del 20% della Cosap per il
2023. Sono le richieste al Comune di Torino degli esercizi
pubblici dell'Epat che hanno tenuto oggi una partecipata
assemblea. Secondo i calcoli dell'associazione le modifiche
interesseranno 1.300 strutture in città con un costo per il
settore di oltre 12 milioni di euro.
"I dehors sono un'occasione di sviluppo sia per gli operatori
che per la città in cui i pubblici esercizi rappresentano la
vera essenza della vivibilità, della socialità e della sicurezza
basata sulla professionalità degli operatori, soprattutto
all'indomani dei lunghi anni del Covid" sottolinea Alessandro
Mautino presidente dell'Epat. Il numero dei dehors di Torino tra
semplici tavolini sedie e ombrelloni e strutture più articolate
è di tutta consistenza: oltre 1.600, senza voler contare quelli
liberi installati nel periodo pandemico per oltre 600 unità.
"Abbiamo lavorato bene con il Comune di Torino, in questi
anni, per modificare il Regolamento 388 sui dehors in pratica
mai entrato in vigore perché nato in contemporanea all'avvento
del Covid. Rimangono però inevitabili snodi che non possono
vedere gli operatori investiti da uno tsunami economico in un
periodo come quello che stiamo vivendo" aggiunge Claudio
Ferraro, direttore dell'Epat.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA