"Formare dei giovani in grado di
pensare, non succubi dei contenuti semplificati del web", ma che
anzi "imparino a usare le nuove tecnologie per farne strumenti
di memoria": questo l'ambizioso obiettivo di un progetto pilota
sul Giorno della Memoria che la Regione Piemonte finanzia con
120 mila euro. L'iniziativa coinvolge anche la Comunità ebraica
e la Fondazione ebraica di Casale Monferrato, ed è rivolta alle
scuole dell'intero territorio piemontese.
"La politica - ha detto l'assessore alla Politiche Giovanili
della Giunta Cirio, Fabrizio Ricca, presentando il progetto -
deve dare un messaggio contro l'antisemitismo che vediamo ogni
giorno riaffermarsi con episodi sempre più allarmanti. La
Regione può combatterlo con le armi della cultura. E lo fa a
partire dalle scuole, per contribuire a creare nei giovani gli
anticorpi necessari per continuare questa lotta anche domani".
"Ora che i testimoni della Shoà stanno sparendo - hanno
aggiunto i presidenti della Comunità Ebraica e della Fondazione
Ebraica di Casale Monferrato, Elio Carmi e Roberto Gabei - è
importante alimentarne la conoscenza con l'ausilio di strumenti
innovativi, creando contenuti che siano emozionali e parlino ai
giovani. Grazie a questo progetto, dovranno essere gli stessi
allievi delle scuole a realizzarli. Puntiamo sui nuovi mezzi
perché il loro rischio è la superficialità, che si combatte per
mezzo della conoscenza. Vogliamo che le fasce giovanili non
voltino le spalle all'esperienza negativa del passato, per
evitare che quella esperienza possa ripetersi nel futuro".
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