Renato Claudio Minardi (Pd) e Marzia Malaigia (Lega) sono i due nuovi vice presidenti del Consiglio regionale delle Marche. Su 30 votanti Minardi ha ottenuto 18 voti, la Malaigia 7 (tutti quelli del centrodestra) e Gianni Maggi 5 (quelli del M5s). Il voto si è reso necessario dopo le dimissioni di Minardi, che hanno fatto decadere anche l'altro vice Sandro Zaffiri (Lega), finito nella bufera per avere invocato l'olio di ricino per il prefetto di Roma Gabrielli.
"Cosciente del peso e della responsabilità del compito che mi è stato conferito" e "non sono del tutto impreparata, per background culturale, senso civico innato e professionalità". Così si è definita marzia malaigia, nuovo vice presidente del Consiglio regionale. In un breve discorso dopo l'elezione, la Malaigia ha annunciato che avrà un comportamento "confacente al ruolo con garanzia di rispetto per le istituzione, rispetto che però non sarà privo di incisività e schiettezza". E - ha concluso - "le donne marchigiane che hanno una di loro alla vice presidenza trovano ancora più concretizzata la democrazia paritaria nelle istituzioni". L'altro vice presidente Renato Claudio Minardi ha ringraziato "per la fiducia nel rieleggermi. Ho ritenuto doveroso rimettere il mandato dopo l'approvazione della mozione a larga maggioranza nella scorsa seduta, perché si era incrinato il rapporto fiduciario tra vice presidenti e aula". "Credo che avremo tanto lavoro da fare nei prossimi 5 anni - ha aggiunto - anche se il mandato dei vice presidenti dura 30 mesi". Per Minardi, "la prima priorità è di lavorare costantemente per creare occasioni di sviluppo. Altro tema è quello della sburocratizzazione, dovremo lavorare unitariamente in aula affinché ogni legge o regolamento approvato non sia un laccio o lacciuolo per i cittadini, ma occasione di sviluppo".
Nella prima riunione del nuovo Ufficio di Presidenza, sudito dopo la seduta consiliare, il presidente Antonio Mastrovincenzo ha formulato gli auguri di buon lavoro, con l'auspicio di avviare "un percorso di rinnovata collaborazione, nel pieno rispetto delle istituzioni democratiche e nella consapevolezza del ruolo che si è chiamati a svolgere. Alla comunità marchigiana intendiamo fornire risposte chiare, veloci e credibili, frutto di un solido confronto".
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