Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Regioni, si dimette Minardi

Regioni, si dimette Minardi

Per vicenda 'olio ricino' Zaffiri (Ln) a prefetto Gabrielli

ANCONA, 25 luglio 2015, 16:47

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Le dichiarazioni su Fb del vicepresidente del Consiglio regionale Sandro Zaffiri, della Lega Nord, che invocava 'olio di ricino' per il prefetto di Roma Franco Gabrielli dopo le polemiche sulla gestione dei profughi, ha spinto alle dimissioni l'altro vice presidente, Renato Claudio Minardi, del Pd. Atto che comporta la decadenza immediata di Zaffiri. "Le gravità delle dichiarazioni espresse dal vice presidente Zaffiri nei confronti del prefetto Gabrielli - scrive Minardi nella lettera di dimissioni al presidente Antonio Mastrovincenzo - rischiano di arrecare un irrimediabile danno alla credibilità del massimo organo di governo dell'Assemblea legislativa regionale. A esse, peraltro, non hanno fatto seguito le sue dimissioni, come richiesto dal Consiglio a larghissima maggioranza nella seduta del 21 luglio. Per questo, ritengo che sia irrimediabilmente venuta meno la necessaria serenità politica per poter continuare il percorso avviato con il mandato che mi è stato affidato. Lo rimetto pertanto all'Assemblea, rassegnando le mie dimissioni da vice presidente. Credo che questo mio atto - conclude Minardi - sia la giusta e leale risposta che un uomo, chiamato a sovrintendere le istituzioni, debba dare quando rispetta la democrazia e i cittadini che è chiamato a rappresentare".
   "Le dimissioni di Renato Claudio Minardi restituiscono dignità e solennità all'aula legislativa del consiglio regionale delle Marche offuscata dall'episodio vergognoso che ha visto protagonista Sandro Zaffiri contro il prefetto di Roma Gabrielli". Lo afferma il presidente della Regione Luca Ceriscioli. "Il suo irriducibile tentativo di occupare la poltrona di vicepresidente nonostante il voto dell'aula - seguita Ceriscioli - è apparso paradossale ma rappresentativo di tutta l'arroganza e la tracotanza di chi non ha il minimo senso istituzionale e che dunque non merita di rappresentare i marchigiani. Viene da chiedersi se questo sia lo spirito del partito a cui appartiene. La Lega, dopo un timido sussulto da parte del segretario Salvini, non ha mosso un dito per costringere Zaffiri alle dimissioni, sperando che il triste episodio cadesse nel dimenticatoio col passare dei giorni. Va dato merito al consigliere Minardi che con il suo gesto ha, al contrario, messo davanti a tutto il bene e la credibilità delle istituzioni".
   "Le dimissioni da vice presidente che mi sono state presentate poche ore fa da Renato Claudio Minardi rappresentano un gesto di grande responsabilità politica e di rispetto delle nostre istituzioni. Dispiace constatare che Sandro Zaffiri non abbia mostrato la stessa responsabilità rifiutandosi di dimettersi nonostante la richiesta esperessa dalla grande maggioranza dell'Aula". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo. "Sarà mio impegno - aggiunge - presentare all'avvio dei lavori del Consiglio di martedì prossimo la richiesta di provvedere subito alla elezione dei due vice presidenti dell'Assemblea legislativa regionale".

"Pur di conseguire un obiettivo palesemente partitico, il Pd non ha esitato a forzare le regole istituzionali e aggirare il regolamento con un trucchetto da bocciofila di terza categoria. Il regolamento vigente infatti - in modo del tutto illogico e incomprensibile - prevede che se uno dei due vicepresidenti si dimette decade automaticamente anche l'altro", commenta il segretario della Lega Nord Marche Luca Paolini. "La Lega Nord - annuncia - riproporrà un suo candidato al posto di Zaffiri, in quanto prima forza del centrodestra che, nel suo complesso, può contare su 7 voti contri i 5 dei grillini. Vedremo martedì - allorché la elezione dei nuovi vice-presidenti dovrebbe essere portata in aula - se dietro questo balletto vi sono ragioni e finalità ben diverse da quelle dichiarate".
   Il capogruppo di M5s Gianni Maggi ricorda: "Lo avevamo chiesto in una risoluzione motivata dal fatto che non volevamo essere rappresentati da Zaffiri, un vicepresidente che sosteneva liste di proscrizione e olio di ricino. Nella seduta del consiglio regionale di martedì chiederemo di mettere all'ordine del giorno la nomina dei due nuovi vicepresidenti".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza